Le conseguenze dello shutdown americano non riguardano solo le strutture pubbliche, ma anche le compagnie private che godono di sussidi governativi. Tra queste c'è Amtrak, la National Railroad Passenger Corporation che dal 1971 ha iniziato un faticoso progetto di rivitalizzazione del trasporto ferroviario passeggeri. Prima che Amtrak riunisse tutti gli operatori privati le carrozze passeggeri in America erano rimaste solo 10.000, l'85 per cento in meno che nel 1929. Nel 2012 Amtrak ha stabilito il suo record di trasportati, con più di 31 milioni di passeggeri e 2 miliardi di dollari di incassi. Ma ha comunque un bilancio in rosso, che nello stesso anno è stato di 1.2 miliardi. Amtrak si mantiene in vita con fondi federali: ha ricevuto 1400 milioni lo scorso anno e nel 2013 dovrebbe superare i due miliardi di dollari di sussidi del Dipartimento dei Trasporti. Alcuni di questi fondi vengono versati trimestralmente, altri sono rimborsi. E i rimborsi del governo federale sono stati tutti bloccati. La portavoce della compagnia ha dichiarato che Amtrak proseguirà regolarmente il servizio e che ha autonomia finanziaria ancora per "varie settimane". Ma non ha detto quante.
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