Charlie Haden aveva una faccia molto seria, con tanto di occhiali. Una di quelle facce che ti fanno sembrare più vecchio quando sei un ragazzo, ma che poi quando invecchi producono l'effetto contrario. Suonava il contrabbasso jazz, fino dagli anni '50. E' morto venerdì a Los Angeles per delle conseguenze degenerative di una polio che aveva contratto da bambino.
Haden inizio in piena stagione Free Jazz con Ornette Coleman, nei tardi anni '50. Questioni di droga lo tennero lontano per un po', poi tornò nel 1967 nel quartetto seminale di Keith Jarrett, con Paul Motian alla batteria e Dewey Redman al sax. La formazione registrò una ventina di album nel corso di dodici anni. Il suo principale progetto solo è stata la Liberation Music Orchestra, che prendeva ispirazione dalle idee politiche di Haden, sempre stato internazionalista e libertario.
Rigoroso e idealista, Charlie Haden si faceva però contaminare volentieri. Lo ha fatto con l'album del 1997 con Pat Metheny Beyond The Missouri Sky, che gli valse un Grammy. Nel 2008 ha pubblicato un disco country dove cantano anche le sue tre figlie gemelle. La sua discografia è sterminata, con venti album come leader e circa 150 come strumentista. Era nato a Shenandoah in Iowa, città che ha dato il titolo a una splendida canzone di Bill Frisell, che però con lui non c'entra nulla..
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