Da oggi alla fine dell'anno l'Italia è presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea. Da qualche tempo le presidenze europee sono raggruppate in terne, che dovrebbero gestire congiuntamente agenda e strategie. Irlanda, Lituania e Grecia componevano la terna precedente. L'Italia apre la nuova, composta anche da Lettonia e Lussemburgo che subentreranno nel 2015. Il primcipio del triplete è stato introdotto per garantire continuità all'Europa e per favorire l'inserimento dei nuovi stati membri (ogni terna deve includere un paese di recente annessione, nel nostro caso la Lettonia).
La presidenza di turno è un momento di prestigio e visibilità per il paese che la esercita, ma politicamente è una sfida complessa. Chi pensa che possa essere il momento per "portare a casa" risultati importanti è fuori strada: la presidenza del Consiglio è un ruolo super partes che, anzi, limita molto nelle attività di lobbying. L'importanza del ruolo si valuterà nella capacità di avviare programmi di medio termine, lanciare obiettivi comuni, individuare nuove sfide. Occorrerà mediare tra le esigenze e i contrasti dei 28 stati membri, trovare "punti di caduta", sempre per usare il politichese. Per il nuovo corso di governo di Matteo Renzi sarà una sfida molto interessante. Per il responsabile delle Politiche Europee Sandro Gozi l'occasione per dimostrare le sue capacità. Per tutti noi un altro passo verso la ricostruzione dell'immagine internazionale dell'Italia, verso un paese più stabile, più rispettato e capofila nella crescita dell'Europa.
La presidenza di turno è un momento di prestigio e visibilità per il paese che la esercita, ma politicamente è una sfida complessa. Chi pensa che possa essere il momento per "portare a casa" risultati importanti è fuori strada: la presidenza del Consiglio è un ruolo super partes che, anzi, limita molto nelle attività di lobbying. L'importanza del ruolo si valuterà nella capacità di avviare programmi di medio termine, lanciare obiettivi comuni, individuare nuove sfide. Occorrerà mediare tra le esigenze e i contrasti dei 28 stati membri, trovare "punti di caduta", sempre per usare il politichese. Per il nuovo corso di governo di Matteo Renzi sarà una sfida molto interessante. Per il responsabile delle Politiche Europee Sandro Gozi l'occasione per dimostrare le sue capacità. Per tutti noi un altro passo verso la ricostruzione dell'immagine internazionale dell'Italia, verso un paese più stabile, più rispettato e capofila nella crescita dell'Europa.
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