giovedì 14 agosto 2014

Bono degli U2 scrive a Matteo Renzi

Un piccolo foglio scritto a mano, con il classico mispelling anglosassone. Bono lo chiama "Mateo", ma le poche righe hanno un grande spessore. Perché scritte da un personaggio di statura globale che ai tempi di Berlusconi non aveva esitato a criticare severamente la premiership italiana di allora.
Non è la prima volta che personaggi del mondo della musica si espongono per dei politici italiani. Fiorella Mannoia lo aveva fatto lo scorso anno per Ingroia, mentre DJ Francesco sosteneva Civati.





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