Un articolo di Philip Sopher su The Atlantic rilancia la proposta di accorciare la settimana a quattro giorni lavorativi. I tempi potrebbero essere maturi e alcuni studi dimostrano che le persone sono più contente e produttive con un giorno libero in più, anche a parità di ore di lavoro.
La settimana di cinque giorni fu "inaugurata" da un mulino del New England nel 1908, essenzialmente per accontentare i propri dipendenti ebrei che volevano celebrare il riposo del sabato. Con la Grande Depressione l'abitudine si diffuse, per evitare licenziamenti e ridurre la produzione. L'idea che l'uomo debba lavorare sempre meno non è nuova: già nel 1928 Maynard Keynes prevedeva in "Possibilità economiche per i nostri nipoti" che un secolo dopo, cioè poco oltre i nostri tempi, l'uomo avrebbe lavorato 15 ore a settimana. Nel 2008, 80 anni dopo, due economisti italiani, Lorenzo Pecchi e Gustavo Piga, hanno chiesto a 16 dei più titolati economisti mondiali come mai Keynes avesse clamorosamente sbagliato le sue previsioni. Ne è uscito un saggio dal titolo Revisiting Keynes pubblicato dalla MIT Press in America e dalla Luiss University Press in Italia con il titolo Il ventunesimo secolo di Keynes. Economia e società per le nuove generazioni. Il dibattito e le varie interpretazioni odierne sulle profezie di Keynes sono illustrate con grande chiarezza in un articolo di Elizabeth Kolbert uscito lo scorso maggio sul New Yorker.
Negli USA il sindacalista Walter Reuther lanciò la proposta della settimana di quattro giorni già negli anni '50 e da allora il tema torna periodicamente in primo piano. Tuttavia oggi in America la maggior parte della popolazione attiva lavora più di 40 ore a settimana. In Europa si lavora un po' meno quasi ovunque, dopo l'apertura della Francia che il 1 gennaio 2000 ridusse l'orario di lavoro a 35 ore settimanali. Secondo gli ultimi dati dell'OCSE in Italia la media è di 37.5 ore a settimana.
Ultimamente anche il fondatore di Google Larry Page ha giudicato "realistico" l'obiettivo dei quattro giorni di lavoro (anche se non l'ha applicato). Qualche mese fa la vice presidente e responsabile Europa di facebook Nicola Mendelsohn ha contrattato una settimana di lavoro di quattro giorni prima di accettare l'incarico.
Secondo gli esperti lavorare un giorno in meno avrebbe cinque vantaggi:
1. Aumento della produttività
2. Benefini ambientali, con notevole riduzione delle emissioni di CO2
3. Aumento del benessere dei lavoratori
4. Riduzione delle assenze per malattia
5. Creare nuove opportunità di impiego
La settimana di cinque giorni fu "inaugurata" da un mulino del New England nel 1908, essenzialmente per accontentare i propri dipendenti ebrei che volevano celebrare il riposo del sabato. Con la Grande Depressione l'abitudine si diffuse, per evitare licenziamenti e ridurre la produzione. L'idea che l'uomo debba lavorare sempre meno non è nuova: già nel 1928 Maynard Keynes prevedeva in "Possibilità economiche per i nostri nipoti" che un secolo dopo, cioè poco oltre i nostri tempi, l'uomo avrebbe lavorato 15 ore a settimana. Nel 2008, 80 anni dopo, due economisti italiani, Lorenzo Pecchi e Gustavo Piga, hanno chiesto a 16 dei più titolati economisti mondiali come mai Keynes avesse clamorosamente sbagliato le sue previsioni. Ne è uscito un saggio dal titolo Revisiting Keynes pubblicato dalla MIT Press in America e dalla Luiss University Press in Italia con il titolo Il ventunesimo secolo di Keynes. Economia e società per le nuove generazioni. Il dibattito e le varie interpretazioni odierne sulle profezie di Keynes sono illustrate con grande chiarezza in un articolo di Elizabeth Kolbert uscito lo scorso maggio sul New Yorker.
Negli USA il sindacalista Walter Reuther lanciò la proposta della settimana di quattro giorni già negli anni '50 e da allora il tema torna periodicamente in primo piano. Tuttavia oggi in America la maggior parte della popolazione attiva lavora più di 40 ore a settimana. In Europa si lavora un po' meno quasi ovunque, dopo l'apertura della Francia che il 1 gennaio 2000 ridusse l'orario di lavoro a 35 ore settimanali. Secondo gli ultimi dati dell'OCSE in Italia la media è di 37.5 ore a settimana.
Ultimamente anche il fondatore di Google Larry Page ha giudicato "realistico" l'obiettivo dei quattro giorni di lavoro (anche se non l'ha applicato). Qualche mese fa la vice presidente e responsabile Europa di facebook Nicola Mendelsohn ha contrattato una settimana di lavoro di quattro giorni prima di accettare l'incarico.
Secondo gli esperti lavorare un giorno in meno avrebbe cinque vantaggi:
1. Aumento della produttività
2. Benefini ambientali, con notevole riduzione delle emissioni di CO2
3. Aumento del benessere dei lavoratori
4. Riduzione delle assenze per malattia
5. Creare nuove opportunità di impiego
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