sabato 31 ottobre 2015

L'Europa comincia a preoccuparsi dei droni

Giovedì 29 ottobre il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza (581 favorevoli, 31 contrari, 21 astenuti) una risoluzione che invita la Commissione e gli stati membri a predisporre delle linee guida per l'uso commerciale e ricreativo dei velivoli senza pilota, i droni. Secondo la relatrice e membro della Commissione Trasporti, la conservatrice inglese Jacqueline Foster, la risoluzione non vuole essere troppo limitativa, ma indicare un quadro nel quale intervenire.
Nel documento approvato si riconosce il potenziale dei droni per lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro. Questi velivoli trovano gli utilizzi più diversi: l'ispezione di binari e dighe, l'irrorazione delle colture, la verifica delle calamità naturali, la produzione di film e foto, la distribuzione della corrispondenza. Anche l'uso ricreativo privato si sta diffondendo velocemente.
Per garantire la sicurezza e la privacy il parlamento di Strasburgo raccomanda che ogni drone in grado di volare fuori dal controllo visivo sia dotato di una identificazione elettronica che ne impedisca l'uso criminale. Allo stesso tempo dovrà essere munito di dispositivi in grado di individuare e evitare altri velivoli. Dovranno poi essere messi in pratica "geo-sbarramenti" per impedire ai droni di penetrare aree quali aeroporti e centrali energetiche.

Testo integrale in italiano della risoluzione

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