giovedì 19 novembre 2015

Brexit, la Camera dei Lord complica le cose

Ieri la Camera dei Lord, con 293 favorevoli e 211 contrari, ha espresso parere favorevole perché il referendum sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nell'Unione Europea consenta il voto anche ai sedicenni. Il premier David Cameron ha promesso che il referendum sarà indetto entro il 2017.
In Gran Bretagna si vota a 18 anni, ma nel recente referendum sull'indipendenza della Scozia i sedicenni erano stati ammessi al voto. La proposta di ripetere l'eccezione e ammettere al voto un milione e mezzo di teenager è stata presentata dalla baronessa Morgan of Ely, laburista e già europarlamentare dal 1994 al 2009, ed è stata approvata dalla Camera Alta, dove i conservatori non hanno la maggioranza. I liberal-democratici hanno votato a favore assieme ai laburisti. Una richiesta simile, presentata dal Labour alla Camera dei Comuni, era stata bocciata. Il Lib-Dem Lord Tyler nel suo intervento ha motivato il suo sì dicendo che negare il voto ai sedicenni ricorda i tempi in cui si negava il voto alle donne.
Adesso per Cameron le cose si complicano, perché l'ordinamento britannico prevede che ambedue i rami del parlamento esprimano lo stesso parere. La proposta dovrà quindi tornare alla House of Commons. Nel caso che questa confermi il suo parere negativo, dovrà espriersi di nuovo la House of Lords. Il rischio è che la questione venga rimbalzata da una camera all'altra, con l'impossibilità di indire il referendum nei tempi previsti dal governo.

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