La centrale nucleare di Fukushima Daiichi entrò in meltdown l'11 marzo 2011. Da allora 150.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case e le loro comunità. A distanza di 56 mesi dal disastro non ci sono previsioni su quando potranno tornare. Per la verità non ci sono previsioni neppure se potranno mai tornare.
Un progetto dal titolo Don't Follow The Wind ha coinvolto dodici artisti, che hanno esposto le loro opere in un territorio dove nessuno può entrare per vederle. Gli aritsit sono i giapponesi Aiko Miyanaga, Nobuaki Takekawa e il sestetto collettivo Chim-Pom, che ha ideato la performance. Poi Ai Weiwei, Taryn Simon, Ahmet Öğüt e Trevor Paglen.
La mostra non sarà visibile al pubblico fino a quando l'area attorno a Fukushima non sarà decontaminata.
Il sito web DontFollowTheWind.info ripete in loop un breve messaggio registrato in giapponese e inglese. Chi vuole altre informazioni può scrivere una mail a contact@dontfollowthewind.info
Un progetto dal titolo Don't Follow The Wind ha coinvolto dodici artisti, che hanno esposto le loro opere in un territorio dove nessuno può entrare per vederle. Gli aritsit sono i giapponesi Aiko Miyanaga, Nobuaki Takekawa e il sestetto collettivo Chim-Pom, che ha ideato la performance. Poi Ai Weiwei, Taryn Simon, Ahmet Öğüt e Trevor Paglen.
La mostra non sarà visibile al pubblico fino a quando l'area attorno a Fukushima non sarà decontaminata.
Il sito web DontFollowTheWind.info ripete in loop un breve messaggio registrato in giapponese e inglese. Chi vuole altre informazioni può scrivere una mail a contact@dontfollowthewind.info
Nessun commento:
Posta un commento