Repan Sapik è un rifugiato sudanese nel campo profughi di Sherkole, nella regione Benishangul-Gumuz in Etiopia. Un campo finanziato dal Norwegian Refugee Council e da altre organizzazioni umanitarie, che con i loro fondi hanno costruito la grande parte degli insediamenti che ospitano 11.500 rifugiati provenienti da Sudan e Congo.
Sadik ha 27 anni ed ha già sei figli. Per la sua famiglia ha costruito un "castello" di tre piani e 24 stanze. La struttura è realizzata con canne di bambù e pali di eucalipto. Repak vive costruendo mobili, che poi vende agli abitanti del campo. Con i suoi guadagni ha comprato i pali di eucalipto e il bambù, con i quali ha costruito il suo castello di notte, utilizzando il fango come legante, secondo la tradizione africana. La casa non è ancora finita, Repan Sadik ha bisogno di mettere da parte altri soldi per comprare i materiali necessari. Nel frattempo la sua famiglia vive al piano terra.
Sadik ha 27 anni ed ha già sei figli. Per la sua famiglia ha costruito un "castello" di tre piani e 24 stanze. La struttura è realizzata con canne di bambù e pali di eucalipto. Repak vive costruendo mobili, che poi vende agli abitanti del campo. Con i suoi guadagni ha comprato i pali di eucalipto e il bambù, con i quali ha costruito il suo castello di notte, utilizzando il fango come legante, secondo la tradizione africana. La casa non è ancora finita, Repan Sadik ha bisogno di mettere da parte altri soldi per comprare i materiali necessari. Nel frattempo la sua famiglia vive al piano terra.
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