venerdì 22 aprile 2016

Prince Roger Nelson, 1958 - 2016

Prince era un genio assoluto. Secondo Miles Davis riassumeva le doti di James Brown, Jimi Hendrix e Charlie Chaplin. Una combinazione meno bizzarra di quanto possa sembrare. Nato e cresciuto a Minneapolis, capitale del Minnesota, città gelida d'inverno e rovente d'estate, Prince era figlio di un sassofonista jazz che lo aveva iniziato alla musica fin da piccolo, regalandogli un pianoforte a sette anni. Piccolo in realtà rimase per sempre: ufficialmente era alto un metro e cinquantotto, ma forse persino meno. Di certo non se ne era fatto un complesso. La sua presenza scenica era memorabile, come le belle donne che ha sempre avuto al suo fianco.
Prince era l'incubo dei collezionisti di dischi, uno degli artisti più prolifici di sempre. Ha pubblicato 49 album ufficiali, quattro solo nell'ultimo anno e mezzo. Gli archivi di Paisley Park, il suo quartier generale di Minneapolis, sono pieni di materiale inedito. Memorabile la battaglia legale con la Warner Bros, che lo spinse persino a cancellare il proprio nome per sostituirlo con un simbolo e con l'acronimo TAFKAP (The Artist Formerly Known As Prince).
Le sue incredibili capacità di compositore, arrangiatore, cantante e polistrumentista hanno forse offuscato il suo talento alla chitarra. Credo sia stato il più grande chitarrista di sempre e non sono il solo, lo ha detto anche Eddie Vedder di Pearl Jam ieri sera. Elton John lo ha definito "il più grande performer di tutti i tempi". Madonna ha scritto su Instagram "Ha cambiato il mondo. Un vero visionario".
Ricordo due suoi memorabili concerti a Milano. Il primo nel 1987 per il tour di Sign of the Times, il secondo l'anno successivo per il tour di Lovesexy. Grandissima musica, energia infinita, oltre tre ore di show. Il suo eclettismo lo portava a sperimentare qualunque cosa, come il tour di piano solo e voce che stava portando in giro per il mondo in questi mesi, suonando un piano a mezza coda ovviamente di colore viola. Gli ultimi concerti sono stati giovedì 14 ad Atlanta, una settimana prima di morire. Il più grande chitarrista del mondo che fa concerti di piano solo. Nessuno avrebbe potuto tanto, tranne Prince.
Per capire cosa riuscisse a fare Prince dal vivo basta guardare gli otto minuti di show nell'intervallo del Superbowl 2007 (qui il link, l'embed è disattivato). A Miami quella sera pioveva a dirotto, ma lui impassibile si esibisce in un medley formidabile, compreso l'accenno a una versione stile ballata di All Along The Watchtower di Hendrix. Questa sotto invece è la sua ultima apparizione TV, quaranta minuti nello show di Arsenio Hall con la sua ultima band tutta al femminile 3RDEYEGIRL. Era il 16 settembre 2014.


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