Chi lancia grida di allarme per la "invasione" di stranieri in Italia dovrebbe leggere gli ultimi dati sulla popolazione degli Stati Uniti. Come si vede nella tabella sopra, il saldo attivo totale 2016-2017 supera i 2.2 milioni (+0.68%), ma quello dei bianchi caucasici è negativo. Più della metà dei nuovi americani sono ispanici, seguono asiatici e neri. Rispetto al totale della popolazione americana gli ispanici sono ormai il 18 per cento dei residenti, quasi uno su cinque, e crescono del due per cento l'anno. In totale i "non bianchi" sono il 36 per cento della popolazione USA.
Secondo i dati ISTAT la popolazione italiana nel 2016 è calata di 76mila unità, con 97mila residenti in meno a fronte di quasi 21mila stranieri in più. Nel 2016 i nuovi italiani, cioè coloro che hanno ottenuto la cittadinanza, sono stati circa duecentomila. In tutto gli stranieri in Italia sono 5.2 milioni (8.3% della popolazione nazionale) e la metà di questi sono di origine europea (2.6 milioni). Al primo posto i cittadini di origine rumena, che sono più di 1.15 milioni, il 23% del totale. I cosiddetti extracomunitari sono il 4.3 per cento dei 60.6 milioni di cittadini italiani. Le principali comunità di residenti extra UE provengono da Albania (9.3%) e Marocco (8.7%), circa mezzo milione ciascuno. Seguono Cina (%.4%, 270mila) e Ucraina (4.6%, 230mila). Poi Filippine, India e Moldova.
Secondo i dati ISTAT la popolazione italiana nel 2016 è calata di 76mila unità, con 97mila residenti in meno a fronte di quasi 21mila stranieri in più. Nel 2016 i nuovi italiani, cioè coloro che hanno ottenuto la cittadinanza, sono stati circa duecentomila. In tutto gli stranieri in Italia sono 5.2 milioni (8.3% della popolazione nazionale) e la metà di questi sono di origine europea (2.6 milioni). Al primo posto i cittadini di origine rumena, che sono più di 1.15 milioni, il 23% del totale. I cosiddetti extracomunitari sono il 4.3 per cento dei 60.6 milioni di cittadini italiani. Le principali comunità di residenti extra UE provengono da Albania (9.3%) e Marocco (8.7%), circa mezzo milione ciascuno. Seguono Cina (%.4%, 270mila) e Ucraina (4.6%, 230mila). Poi Filippine, India e Moldova.
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