domenica 24 settembre 2017

Germania, cosa cambia lo dicono i flussi elettorali

La CDU di Merkel perde dieci punti, i socialisti ne perdono cinque, ambedue i partiti sono ai minimi storici. Merkel paga soprattutto il crollo in Baviera, ma l'ultradestra di AfD cresce molto ovunque e in Sassonia nello spoglio parziale è addirittura il primo partito.
I flussi elettorali solitamente appassionano solo i fissati, ma già in Germania si fanno le prime analisi e questa volta sembrano degne di nota. I voti a AfD arriverebbero da tutti gli altri partiti, ovvio. Interessante come la prima sorgente siano i Nichtwähler, gli astenuti. L'affluenza elettorale è cresciuta di cinque punti, da 71.5 a 76.5%. Altrettanto interessante che dall'estrema sinistra di Linke travasino a destra quasi tanti voti quanti quelli provenienti dai socialisti, che però avevano tre volte e mezzo gli elettori di Linke. In percentuale è Linke a offrire all'ultradestra di AfD il maggior numero di elettori. E questo fa riflettere, dimostrando che il populismo, anche quello più detestabile e xenofobo, trova sponde insospettabili nell'elettorato di sinistra.
Peraltro Linke non perde consensi, anzi ha un leggero incremento, dovuto probabilmente ai voti arrivati dell'elettorato socialista.


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