Patto Mondiale sulle Migrazioni, l'Italia non firmerà
Il 10 dicembre a Marrakech le nazioni del mondo sottoscriveranno il Patto Globale sulla Migrazione, noto come Global Compact. Ma l'Italia non lo farà, anche se ha approvato il testo elaborato dalle Nazioni Unite. Il patto era stato approvato lo scorso 13 luglio da tutti i 193 membri delle Nazioni Unite meno gli USA (qui il testo completo). Il presidente di turno dell'Assemblea Generale ONU, lo slovacco Miroslav Lajčák, definì l'approvazione del Patto un "momento storico". "Non incoraggia la migrazione, né intende fermarla. Non è legalmente vincolante. Non comporta imposizioni. Rispetta integralmente la sovranità degli stati" disse nell'occasione Lajčák.
Dopo avere approvato il testo in sede ONU, l'Italia non lo sottoscriverà, malgrado il premier Coso Conte avesse sostenuto il contrario all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite lo scorso settembre. Lo ha dichiarato oggi il vicepremier Salvini. Da qualche tempo si erano levate voci contrarie dalla destra, a cominciare da Fratelli d'Italia. Oggi Salvini le ha fatte proprie e ha rimandato la decisione a una discussione parlamentare.
Il Patto Globale sulla Migrazione, come detto, non è vincolante. Come spesso accade in ambito ONU è un documento di principi. Ma rappresenta un passo importante, perché per la prima volta la comunitá
internazionale raggiunge un consenso unanime su un tema importante e attuale come le migrazioni. Il Patto approvato comprende 23 obiettivi che sono elencati nel paragrafo 16 del testo (pagina 5 a questo link).
Il mondo cattolico ha accolto il Patto con grande favore. Il periodico Vita di Riccardo Bonacina ha pubblicato pochi giorni fa un articolo dal titolo Perché il Global Compact sulle migrazioni conviene all'Italia.
L'Italia, pur avendo approvato il testo del Patto, non lo sottoscriverà. Non è la sola. Hanno già deciso di non aderire l'America di Trump e l'Ungheria di Orbán. Stessa scelta di Austria, Bulgaria, Cekia, Polonia e Australia.
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