Oggi è la Giornata Mondiale della Malaria. La Malaria colpisce ogni anno più di 200 milioni di persone e provoca 435mila vittime, una vera ecatombe. La maggior parte dei decessi è tra i bambini sotto i cinque anni: 266mila, il 61% del totale. Questo perché gli adulti, dopo anni di esposizione alle punture, sviluppano in molti casi una parziale immunità che evita l'evoluzione grave della malattia.
Il 92 per cento dei casi di malaria si registra in Africa e il numero dei contagiati, dopo alcuni anni di calo, è tornato in aumento. A livello globale cinque nazioni registrano quasi la metà dei casi: Nigeria 25%, Repubblica Democratica del Congo 11%, Mozambico 5%, India 4%, Uganda 4%.
La zanzara anofele, vettore della malaria, sta sviluppando una resistenza agli insetticidi piretroidi, gli unici ammessi per la lotta contro l'insetto (gli stessi che usiamo nelle nostre bombolette domestiche). Questo potrebbe spiegare il nuovo aumento dei casi.
Oltre al pesantissimo costo di vite umane la lotta alla malaria pesa enormemente nelle spese sanitarie dei paesi più colpiti. Il grande numero di contagiati incide sulla produttività e sull'economia di nazioni già svantaggiate.
Il 92 per cento dei casi di malaria si registra in Africa e il numero dei contagiati, dopo alcuni anni di calo, è tornato in aumento. A livello globale cinque nazioni registrano quasi la metà dei casi: Nigeria 25%, Repubblica Democratica del Congo 11%, Mozambico 5%, India 4%, Uganda 4%.
La zanzara anofele, vettore della malaria, sta sviluppando una resistenza agli insetticidi piretroidi, gli unici ammessi per la lotta contro l'insetto (gli stessi che usiamo nelle nostre bombolette domestiche). Questo potrebbe spiegare il nuovo aumento dei casi.
Oltre al pesantissimo costo di vite umane la lotta alla malaria pesa enormemente nelle spese sanitarie dei paesi più colpiti. Il grande numero di contagiati incide sulla produttività e sull'economia di nazioni già svantaggiate.
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