lunedì 3 giugno 2019

L'Italia ha il tasso di fertilità più basso d'Europa

Il Servizio Ricerche del Parlamento Europeo (EPRS) ha pubblicato il nuovo rapporto sull'outlook demografico dell'Europa (a questo link il testo completo). La popolazione d'Europa è ancora in leggera crescita, ma con un trend sempre più basso che porterà a lungo termine a una diminuzione. Nel frattempo in altre regioni del pianeta la crescita continua ad essere notevole: nel 2055 supereremo quota dieci miliardi. Nel 1960 gli europei erano il 13.5% della popolazione mondiale, oggi sono il 6.9%.
La mappa qui sopra mostra il tasso di fertilità per nazione. Il più basso è in Spagna e Italia (1.34%), seguono Portogallo (1.36), Malta e Cipro (1,37), Grecia (1.38) e Polonia (1.39). Le nazioni più prolifiche sono Svezia (1.85%), Irlanda (1.81), Danimarca e Gran Bretagna (1.79).
Nella tabella sotto il saldo di popolazione diviso nelle singole regioni: nei toni di rosso le regioni con saldo negativo, nei toni di blu quelle in positivo. Le variazioni dipendono ovviamente dalla fertilità illustrata sopra: Svezia e Irlanda sono tutte blu e il Portogallo tutto rosso, a parte Lisbona. Questi calcoli comprendono anche gli immigrati, che negli anni recenti hanno contribuito per i tre quarti dell'aumento di popolazione in Europa.
Le regioni con le grandi città hanno i maggiori incrementi, ma l'aumento di popolazione riguarda anche molte delle zone costiere (ma non in Italia). Al contrario, a spopolarsi sono le aree rurali e le regioni più povere.


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