Il Servizio Ricerche del Parlamento Europeo (EPRS) ha pubblicato il nuovo rapporto sull'outlook demografico dell'Europa (a questo link il testo completo). La popolazione d'Europa è ancora in leggera crescita, ma con un trend sempre più basso che porterà a lungo termine a una diminuzione. Nel frattempo in altre regioni del pianeta la crescita continua ad essere notevole: nel 2055 supereremo quota dieci miliardi. Nel 1960 gli europei erano il 13.5% della popolazione mondiale, oggi sono il 6.9%.
La mappa qui sopra mostra il tasso di fertilità per nazione. Il più basso è in Spagna e Italia (1.34%), seguono Portogallo (1.36), Malta e Cipro (1,37), Grecia (1.38) e Polonia (1.39). Le nazioni più prolifiche sono Svezia (1.85%), Irlanda (1.81), Danimarca e Gran Bretagna (1.79).
Nella tabella sotto il saldo di popolazione diviso nelle singole regioni: nei toni di rosso le regioni con saldo negativo, nei toni di blu quelle in positivo. Le variazioni dipendono ovviamente dalla fertilità illustrata sopra: Svezia e Irlanda sono tutte blu e il Portogallo tutto rosso, a parte Lisbona. Questi calcoli comprendono anche gli immigrati, che negli anni recenti hanno contribuito per i tre quarti dell'aumento di popolazione in Europa.
Le regioni con le grandi città hanno i maggiori incrementi, ma l'aumento di popolazione riguarda anche molte delle zone costiere (ma non in Italia). Al contrario, a spopolarsi sono le aree rurali e le regioni più povere.
La mappa qui sopra mostra il tasso di fertilità per nazione. Il più basso è in Spagna e Italia (1.34%), seguono Portogallo (1.36), Malta e Cipro (1,37), Grecia (1.38) e Polonia (1.39). Le nazioni più prolifiche sono Svezia (1.85%), Irlanda (1.81), Danimarca e Gran Bretagna (1.79).
Nella tabella sotto il saldo di popolazione diviso nelle singole regioni: nei toni di rosso le regioni con saldo negativo, nei toni di blu quelle in positivo. Le variazioni dipendono ovviamente dalla fertilità illustrata sopra: Svezia e Irlanda sono tutte blu e il Portogallo tutto rosso, a parte Lisbona. Questi calcoli comprendono anche gli immigrati, che negli anni recenti hanno contribuito per i tre quarti dell'aumento di popolazione in Europa.
Le regioni con le grandi città hanno i maggiori incrementi, ma l'aumento di popolazione riguarda anche molte delle zone costiere (ma non in Italia). Al contrario, a spopolarsi sono le aree rurali e le regioni più povere.
Nessun commento:
Posta un commento