L'unica cosa che si riesce a capire dalle cronache dell'emergenza rifiuti in Campania è che non si tratta di un emergenza, ma di un evento più che prevedibile. A parte questo si assiste ad un imbarazzante rimpallo di responsabilità e alla manifesta incapacità di fronteggiare la situazione.
La colpa è collettiva. L'Europa è giustamente attonita.
Il problema dello stoccaggio dei rifiuti, già vissuto a Napoli e dintorni, dimostra almeno tre evidenti e sgradevoli realtà. La prima è la colpevole assenza di programmazione e di gestione strategica, una incomprensibile indifferenza di fronte ad un disastro annunciato. La seconda l'inesistente coordinamento tra i diversi livelli di governo, ovvero la totale mancanza di sussidiarietà. Le amministrazioni, anzi, si accusano a vicenda. La terza il dominio assoluto degli interessi personali e il disprezzo per il bene comune. Picchetti davanti agli impianti di raccolta, roghi ai cumuli di rifiuti.
Per l'Italia un modo orribile di cominciare il nuovo anno.
Nessun commento:
Posta un commento