
Frattini, che per qualche tempo sembrava destinato a candidarsi a sindaco di Roma, è uno dei più presentabili tra i preferiti da Berlù. La sua decisione segue a ruota la scelta del commissario alla salute cipriota Markos Kyprianou, che ha lasciato l'incarico europeo per fare il ministro degli esteri a casa sua. La stessa cosa sta per fare il maltese Joe Borg, commissario alla pesca. Cipro e Malta però a Bruxelles non hanno il ruolo e il peso dell'Italia.
In politica, si sa, i treni vanno presi al volo, perché chi resta fermo un giro difficilmente riesce a risalire. La scelta di Frattini è discutibile, ma altrettanto hanno fatto i parlamentari europei del PD Pistelli e Sbarbati, che sono candidati in posti blindati nelle Marche e in Sardegna. Per non parlare dei presidenti Formigoni (Lombardia) e Galan (Veneto), in lista con il PdL, e del vicepresidente Agostini (Marche), in lista con il PD. Tutta gente che a fine mandato avrebbe avuto difficoltà a trovare una immediata ricollocazione.
Del resto lo stesso Veltrone non era esattamente disoccupato.
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