Oggi le primarie democratiche si spostano a Porto Rico, territorio caraibico USA con quattro milioni di abitanti. I Portoricani hanno la cittadinanza americana dal 1917 ma non votano alle elezioni presidenziali. Tuttavia, per motivi misteriosi, possono svolgere elezioni primarie per i candidati alla presidenza che non potranno mai votare.
Porto Rico elegge 55 delegati alla convention democratica di Denver. Le primarie sono aperte, quindi non solo gli elettori democratici registrati ma chiunque sia interessato può votare. I sondaggi sono largamente a favore di Billary, che incassa l'ostilità ispanica verso il nero Obama. Martedì 3 le primarie si chiuderanno in Montana e South Dakota, due stati rurali dove invece è prevista una nettaa vittoria di Obama.
In queste ore (in USA è ancora sabato) il Partito Democratico è riunito a Washington per risolvere la questione dei delegati di Michigan e Florida, stati che avevano anticipato le primarie senza autorizzazione ed erano stati esclusi dal conteggio dei delegati. In ambedue ha vinto Clinton, ma Obama in Florida non ha fatto campagna elettorale e in Michigan il suo nome non era neppure sulle schede elettorali. La soluzione sarà un compromesso che garantirà la presenza dei due grandi stati alla convention democratica ma non potrà ridurre di molto gli oltre duecento delegati di vantaggio di Obama.
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