Chi si aggira per le campagne della costa baltica della Germania ha ottime possibilità di imbattersi in uccelli alti quanto un ragazzo che corrono veloci come beeb-beep, la preda inseguita da Wylie Coyote per l'eternità.
Si tratta di nandù (foto sopra), cugini sudamericani degli struzzi, allevati per le piume e la carne. Otto anni fa sei nandù riuscirono a scappare da un allevamento e cominciarono a moltiplicarsi in un'area protetta a sud di Lubecca. Uno studente tedesco ha dedicato ai nandù teutonici la sua tesi, contando 30 uccelli nel raggio di 80 Km e soprattutto "tre nidi con almeno cinquanta pulcini".
Al contrario di anatre e cervi i nandù sono protetti dalla legge tedesca, che ne vieta la caccia, ma gli agricoltori lamentano il loro comportamento aggressivo verso gli animali domestici e alcuni naturalisti hanno osservato come i giganteschi bipedi abbiano ridotto la presenza delle piccole specie autoctone quali passeri e merli.
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