domenica 11 gennaio 2009

Gas dalla Russia, effetti collaterali

La Slovacchia ha annunciato l'intenzione di rimettere in funzione la centrale nucleare di Bohunice (foto) per fare fronte alle difficoltà energetiche causate dal blocco delle forniture di gas dalla Russia. Da giovedì scorso la Slovacchia, come altri undici paesi europei, non riceve più gas russo.
L'impianto di Bohunice è costituito da cinque reattori dell'epoca sovietica ed è situato vicino alla città di Trnava, 50 km a nord est di Bratislava. Tre reattori più vecchi della stessa centrale erano stati già smantellati, l'ultimo poche settimane fa. Il primo reattore di Bohunice aveva subito un grave incidente nel 1977 ed era stato chiuso due anni dopo.
La notizia della riapertura della centrale non ha certo entusiasmato la vicina Austria, nazione denuclearizzata che oggi ha stigmatizzato la decisione slovacca. Il ministro dell'ambiente austriaco Nikolaus Berlakovich ha chiesto all'Unione Europea di intervenire per impedire la riapertura della centrale, chiusa il 31 dicembre scorso. Il ministro degli esteri Michael Spindelegger ha aggiunto che il rischio derivante dai reattori nucleari sovietici "non può essere sottovalutato" ed ha chiesto una inchiesta per valutare se la Slovacchia si trovi davvero in una situazione di emergenza.
Il reattore di Jaslovske Bohunice è considerato uno dei tre più pericolosi d'Europa e la sua chiusura era stata concordata all'atto dell'ingresso della Slovacchia nell'Unione Europea. Bruxelles oggi ha fatto sapere di non avere ricevuto alcuna comunicazione da Bratislava riguardo la riattivazione della centrale e che questa costituirebbe in ogni caso "una violazione al trattato di accesso".
"Ci rendiamo perfettamente conto di violare il trattato di accesso - ha replicato il primo ministro slovacco Robert Fico - ma i danni causati dal mancato rispetto del trattato sono minori rispetto a quelli causati dal collasso del nostro sistema energetico".
La Slovacchia è entrata nell'Unione nel 2004 con un trattato che prevedeva per tre anni la riapertura dei propri reattori nucleari solo dopo il parere positivo di Bruxelles e in caso di grave crisi. I tre anni sono ovviamente scaduti. Fico ha confermato che il reattore di Bohunice sarà riattivato in sei giorni e mantenuto in funzione fino a quando non saranno garantite condizioni di "assoluta stabilità" nelle forniture di gas dalla Russia. Malgrado il trasferimento di gas dalla Polonia oltre mille aziende slovacche hanno dovuto ridurre la produzione per garantire le forniture di gas per abitazioni, scuole e ospedali.
La riapertura della centrale di Bohunice sarà uno dei punti dell'agenda del meeting dei ministri europei dell'energia in programma domani a Bruxelles.

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