Dopo le dichiarazioni del segretario ONU Ban Ki-moon, le decisioni dell'Unione Europea sul Pacchetto Clima e il primo annuncio di Barack Obama sulle nuove politiche USA in materia di energia e cambiamento climatico anche il G-20 mette clima ed energia al centro dell'agenda.
In una intervista al Japan Times un alto diplomatico inglese ha anticipato che la prossima riunione del G-20, in programma il 2 aprile a Londra, sarà centrata sulla crisi economica mondiale e sulla creazione di una low carbon economy. Il G-20 è composto dalle venti potenze industriali del mondo (vedi mappa, i paesi in azzurro chiaro sono rappresentati indirettamente dall'Unione Europea) e i suoi membri rappresentano i due terzi del commercio e della popolazione mondiale, oltre a più del 90% del PIL mondiale.
Il governo di Londra intende affrontare nel G-20 di aprile ambedue i temi della cisi economica e del cambiamento climatico partendo da un Green New Deal basato sui programmi già annunciati dai governi americano, inglese, giapponese e coreano. Da parte inglese c'è anche l'intenzione di rivedere la composizione del G-8, giudicato ormai inadeguato. Fonti diplomatiche di Londra considerano "insensato aspettarsi che un gruppo costituito per fare fronte alla crisi petrolifera degli anni '70 possa essere in grado di rispondere con efficacia alle sfide del XXI secolo".
Il prossimo meeting del G-8 è in programma in Italia, alla Maddalena, dall'8 al 10 luglio. Il governo Berlusconi ha previsto per l'organizzazione dell'evento una spesa di almeno 400 milioni di Euro.
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