Le piattaforme petrolifere, una volta esaurito il giacimento sopra il quale sono state costruite, vengono abbandonate ad arrugginire in mezzo al mare. In alcuni casi sono state utilizzate per piazzare delle turbine eoliche, ma potrebbero avere anche un uso ricettivo.
La proposta viene dal concorso Radical Innovation in Hospitality che ha assegnato il gran premio 2008 ad un progetto di recupero di una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico presentato dallo studio Morris Architects.
La piattaforma si trasforma in un resort a cinque stelle con trecento camere, un centro congressi, una piscina sul tetto e un approdo turistico. E visto che la struttura è fuori delle acque territoriali niente vieta di piazzarci anche un casinò.
Per lavorare nelle piattaforme gli operai devono avere una abilitazione speciale, portando alle stelle il costo della manodopera. In alternativa i progettisti pensano di realizzare unita abitative prefabbricate da trasportare via mare e assemblare sul posto.
Maggiori dettagli si possono trovare nella presentazione ufficiale del progetto. Naturalmente la riconversione è praticabile solo quando gli impianti si trovano in zone di valore turistico, come nei Caraibi. Difficile immaginare operazioni simili nelle gelide acque del Mare del Nord.
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