A sei anni dal lancio del progetto domani sarà presentata in India la Tata Nano, l'automobile più economica del mondo. Lunga 310 cm, quattro porte e quattro posti, la Nano ha un motore da 624cc che sviluppa 33 cavalli. I consumi dichiarati sono di 4 litri di benzina per cento chilometri per una velocità massima di 90 Kmh.
Sul mercato indiano sarà possibile ordinarla dalla seconda metà di aprile ad un prezzo attorno alle 125.000 rupie, circa 1800 Euro. Il prezzo è superiore a quanto annunciato all'avvio del progetto dal mogul Ratan Tata, secondo cui la Nano sarebbe dovuta costare centomila rupie. L'azienda ha incontrato difficoltà operative, vedendosi anche costretta a delocalizzare una fabbrica e a limitare la produzione, prevista quest'anno in 35.000 esemplari. In programma per il 2011 anche una versione europea, più accessoriata e con maggiori dotazioni di sicurezza ma soprattutto più cara: circa 5000 Euro.
La crisi economica mondiale rende il lancio della Nano un evento meno epocale di quello che sarebbe potuto essere un anno fa, quando le borse erano ancora in discreta salute e il petrolio alle stelle. Tuttavia la piccola auto indiana potrebbe diventare una caposcuola e fare tendenza. Renault-Nissan ha già creato un'alleanza commerciale con Bajaj, primo produttore di motocicli in India, per realizzare un'auto economica entro il 2011. Altri potrebbero seguire, allettati dal promettente mercato indiano dove le auto sono ancora davvero poche.
La Tata Nano vorrebbe proprio rappresentare l'elemento di passaggio dalle due alle quattro ruote per i milioni di indiani che viaggiano in motorino. Non è un caso che l'azienda sottolinea come le emissioni di CO2, che sono sotto 100, siano inferiori alla maggioranza dei mezzi a due ruote attualmente in circolazione in India.
Se la Nano sarà un successo commerciale i paesi in via di sviluppo potrebbero presto essere invasi da sciami di piccole auto essenziali ed economiche, che consumano poco ed hanno basse emissioni ma comunque occupano uno spazio molto superiore ai mezzi a due ruote, sia nelle stade che parcheggiate.
Sul mercato indiano sarà possibile ordinarla dalla seconda metà di aprile ad un prezzo attorno alle 125.000 rupie, circa 1800 Euro. Il prezzo è superiore a quanto annunciato all'avvio del progetto dal mogul Ratan Tata, secondo cui la Nano sarebbe dovuta costare centomila rupie. L'azienda ha incontrato difficoltà operative, vedendosi anche costretta a delocalizzare una fabbrica e a limitare la produzione, prevista quest'anno in 35.000 esemplari. In programma per il 2011 anche una versione europea, più accessoriata e con maggiori dotazioni di sicurezza ma soprattutto più cara: circa 5000 Euro.
La crisi economica mondiale rende il lancio della Nano un evento meno epocale di quello che sarebbe potuto essere un anno fa, quando le borse erano ancora in discreta salute e il petrolio alle stelle. Tuttavia la piccola auto indiana potrebbe diventare una caposcuola e fare tendenza. Renault-Nissan ha già creato un'alleanza commerciale con Bajaj, primo produttore di motocicli in India, per realizzare un'auto economica entro il 2011. Altri potrebbero seguire, allettati dal promettente mercato indiano dove le auto sono ancora davvero poche.
La Tata Nano vorrebbe proprio rappresentare l'elemento di passaggio dalle due alle quattro ruote per i milioni di indiani che viaggiano in motorino. Non è un caso che l'azienda sottolinea come le emissioni di CO2, che sono sotto 100, siano inferiori alla maggioranza dei mezzi a due ruote attualmente in circolazione in India.
Se la Nano sarà un successo commerciale i paesi in via di sviluppo potrebbero presto essere invasi da sciami di piccole auto essenziali ed economiche, che consumano poco ed hanno basse emissioni ma comunque occupano uno spazio molto superiore ai mezzi a due ruote, sia nelle stade che parcheggiate.
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