Sono tornato ieri da Bruxelles, dove giovedì avevo passato la giornata al Comitato delle Regioni. Come al solito ho dovuto subire le domande e lo stupore degli amici e dei colleghi sulla situazione italiana. L'Europa non riesce a capire come il nostro paese possa metabolizzare qualunque cosa Berlusconi faccia o dichiari.
Così mi sono sentito sollevato dal pezzo Come ci vedono (male) all'estero che proprio ieri Beppe Severgnini ha scritto sul Corriere. L'intervento di Severgnini tratta appunto dell'imbarazzo di chi si trova nella impossibile condizione di spiegare a uno straniero le ragioni della devastante immagine che l'Italia ha oltreconfine.
Per tutti, dai Finlandesi ai Ciprioti, dai Portoghesi ai Lituani, grazie a Berlù siamo semplicemente un paese condannato ad un inesorabile, ridicolo declino.
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