mercoledì 25 novembre 2009

Copenhagen, Obama c'è

La Casa Bianca ha diffuso oggi la notizia che Barack Obama parteciperà alla COP-15 di Copenhagen. Obama sarà al summit sul clima mercoledì 9 dicembre, una delle prime giornate delle due settimane di vertice. Il giorno successivo il presidente USA si sposterà ad Oslo per ricevere il premio Nobel per la pace.
L'arrivo di Obama a Copenhagen non era affatto sicuro e di certo non atteso nella prima settimana della COP-15, che invece prevede la presenza dei leader da mercoledì 16 a venerdì 18 nel cosiddetto High Level Segment, in cui sono in programma gli interventi dei capi di stato o dei loro delegati.
La presenza di Obama è ovviamente molto importante per gli esiti della conferenza e il fatto che il presidente americano parlerà nei primi giorni potrà incasinare il protocollo ma di certo influirà sui negoziati in corso. L'amministrazione USA aveva dichiarato che il presidente avrebbe preso parte alla COP-15 solo nel caso che fosse raggiunto un accordo di alto livello. Con la mossa di presenziare nei primi giorni Obama non arriverà ad accordo fatto, ma potrebbe contribuire in modo sostanziale a conseguirlo. Una bella risposta a tutti i gufi che avevano già liquidato Copenhagen come un meeting senza risultati. Anche perché gli USA, oltre alla presenza del loro presidente, hanno confermato la volonta dell'America di ridurre le emissioni, dando finalmente delle cifre sulla riduzione delle emissioni di CO2: 17% al 2020, 42% al 2030, 82% al 2050. Obiettivi che, sottolinea la Casa Bianca, sono "in linea con i progetti di legge attualmente in itinere alla camera e al senato" e saranno attuati "nel contesto di un accordo che comprenda robuste misure di mitigazione da parte della Cina e delle altre nazioni emergenti" (leggi il comunicato ufficiale). In effetti il Climate Bill approvato dalla Camera dei Rappresentanti è in linea con gli obiettivi enunciati oggi da Obama, ma l'approvazione del provvedimento da parte del Senato non è affatto scontata.
Gli Americani sono molto concreti, così oggi Carol Browner, che è assistente di Obama per l'energia e i cambiamenti climatici, ha quantificato il raggiungimento degli obiettivi annunciati dal presidente Obama in una spesa media di 173 $ l'anno per una famiglia americana di quattro persone.

Nessun commento:

Posta un commento