Avevo già raccontato qualche settimana fa come la nuova Commissione Europea avesse dato subito dopo il suo insediamento segnali favorevoli all'introduzione degli OGM nell'agricoltura del continente.
Oggi la Commissione ha dato il benestare alla coltivazione della patata Amflora, una mutazione genetica prodotta dalla tedesca Basf che ne aveva chiesto l'approvazione nel 2003. Il tubero Amflora non è destinato all'alimentazione umana ma alla produzione di amido, da utilizzare nell'industria della carta (ma i sottoprodotti potranno essere usati anche nei mangimi animali). La Basf ha fatto sapere che già nel 2010 Amflora sarà coltivata in almeno 350 ettari, di cui 250 in Cekia. A regime la Basf prevede di ricavare dalla coltivazione di Amflora dai 20 ai 30 milioni di € l'anno.
La decisione di oggi chiude dodici anni di moratoria in cui l'Europa aveva mantenuto una posizione ferma di rifiuto all'introduzione degli OGM, malgrado le crescenti pressioni delle multinazionali. La commissione ha anche approvato l'introduzione di tre specie di mais OGM della Monsanto, MON863xMON810, MON863xMON810xNK603 e MON863xNK603. Questi non potranno essere coltivati in Europa ma ne viene concessa l'importazione e la lavorazione, anche per scopi alimentari umani.
La decisione di Bruxelles vede la ferma opposizione di ambientalisti e verdi di tutto il continente. Secondo Greenpeace la patata Amflora contiene un gene che aumenta la resistenza agli antibiotici. Gli Amici della Terra hanno dichiarato che esistono rischi che questo gene possa entrare nella catena alimentare.
Contrario anche il ministro dell'agricoltura Zaia, attualmente candidato della destra alla presidenza della regione Veneto. "Non permetteremo che questo metta in dubbio la sovranità degli Stati membri in tale materia. Da parte nostra proseguiremo nella politica di difesa e salvaguardia dell'agricoltura tradizionale e della salute dei cittadini. Non consentiremo che un simile provvedimento, calato dall'alto - ha dichiarato il ministro - comprometta la nostra agricoltura. Per questo valuteremo la possibilità di promuovere un fronte comune di tutti i Paesi che vorranno unirsi a noi nella difesa della salute dei cittadini e delle agricolture identitarie europee''.
"L'innovazione responsabile sarà la mia linea guida nelle questioni che riguardano le tecnologie innovative" ha commentato il Commissario Europeo alla salute e alla protezione dei consumatori, il maltese John Dalli. Secondo Dalli le ricerche scientifiche già svolte sugli OGM approvati oggi "non richiedono ulteriori valutazioni".
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