Ci sarebbe molto da dire, ma lo hanno già fatto in troppi, decisamente più autorevoli di Sostenibilitalia.
Resta molto da pensare.
Mercoledì scorso, nel post Forma e sostanza, etica ed estetica avevo riassunto citazioni ed opinioni che oggi sembrano ancora attuali.
Dopo è successo molto, ma forse era già tutto previsto. Le certezze sono un presidente della repubblica che ha il complesso di essere di sinistra e un presidente del consiglio che non ha nessuno scrupolo e per il quale il fine giustifica comunque i mezzi.
Tutto questo è accaduto nel fine settimana, quindi nella sostanziale indifferenza della stampa internazionale. Da domani aspettiamoci l'ironia sferzante del resto del mondo, nel quale le regole stranamente hanno ancora un valore (pensate alle elezioni in Afghanistan, tanto per citare un paese civile).
Adesso la partita si sposta di nuovo nelle aule giudiziarie, con i ricorsi al consiglio di stato, l'udienza di domattina del TAR Lazio, le pronunciazioni della corte costituzionale. Ambienti familiari a Berlù, che male che vada potrà dire che la colpa è dei giudici schierati e della sinistra cattiva che, come ha detto oggi, "è il partito dell'odio e dell'invidia sociale, vuole fare dell'Italia uno Stato di polizia dominato dall'oppressione tributaria e dall'oppressione giudiziaria".
La constatazione finale, tristemente, è solo una: niente sarà più come prima.
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