Si apre domani l'Expo 2010 di Shangai sul tema "Una città migliore, una vita migliore". Dalle nostre parti se ne parla poco, come al solito. Tutti troppo occupati a decidere se i negozi possono restare aperti il 1 Maggio.
L'Expo di Shangai invece è un avvenimento davvero globale e la Cina ha investito enormi risorse perché tutto sia perfetto: 34 miliardi di Euro, più di quanto spese per le olimpiadi di Pechino dell'estate scorsa. Per ottenere un'area adeguata ad ospitare l'esposizione la città di Shangai ha liberato cinque chilometri quadrati sulle rive del fiume Huangpu, costringendo a spostarsi 18.000 famiglie e 170 fabbriche, compreso un cantiere navale con diecimila addetti.
Shangai ha realizzato grandi opere per l'occasione, tra cui una nuova linea della metropolitana lunga 25 Km, l'undicesima dal 1995, quando la metro è stata inaugurata. Oggi Shangai ha 410 Km di linee sotterranee.
Questa sera il presidente Chinese Hu Jintao dichiarerà ufficialmente aperta la rassegna, in una cerimonia in cui sono annunciati effetti speciali e grandi giochi pirotecnici, in cui i Cinesi sono maestri. I paesi invitati sono 189 e i padiglioni saranno in concorrenza per le architetture e i contenuti. Il padiglione italiano è stato progettato dall'architetto romano Giampaolo Imbrighi, selezionato tra 65 proposte di progetto.
Sono già stati venduti 25 milioni di biglietti e gli organizzatori prevedono di raggiungere i 70 milioni nei 184 giorni in cui l'Expo resterà aperta. Sarebbe il nuovo record, superando i 64 milioni di Osaka 1970.
Milano, la signora Brichetto Moratti e il signor Stanca sono avvertiti.
Sotto il profilo architettonico uno dei progetti più interessanti è quello di Shangai Corporate (foto), un padiglione costruito con custodie riciclate di CD, trasformate in migliaia di tubi di policarbonato illuminati da luci LED che mutano di colore a seconda della interazione dei visitatori all'interno. Il tetto è coperto da pannelli solari e il condizionamento è ottenuto con l'utilizzo dell'acqua piovana. Il progetto è una collaborazione trai cinesi di Atelier FCJZ e gli Americani di ESI Design.
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