Chi ancora credeva in un ripensamento last minute è rimasto deluso: la manovra approvata ieri dalla Camera conserva la previsione di dimezzare i trasferimenti statali per la gestione delle aree protette. Proprio così, dimezzare, passando dai 52 milioni di Euro attuali a 26. 52 milioni di Euro significano meno di 90 centesimi per abitante, non esattamente una cifra astronomica per gestire 23 riserve che sommano a circa il 5% della superficie d'Italia. Con la metà semplicemente non si resiste, si muore.
I presidenti dei parchi nazionali avevano scritto giorni fa una lettera aperta al Presidente Napolitano per evidenziare la gravità della situazione. E dire che il 2010 sarebbe l'anno mondiale della biodiversità e che qualche mese fa il ministero dell'ambiente ha lanciato una strategia nazionale per la biodiversità.
I parchi italiani ricevono ogni anno 34 milioni di visitatori e la crisi economica non ha ridotto le presenze. Il giro d'affari è di 2 miliardi di Euro, con 86mila occupati. Il dimezzamento dei trasferimenti porterà gli enti alla paralisi e renderà estremamente difficile la conservazione e la gestione del nostro patrimonio naturale più prezioso.
Ma non tutto è perduto, almeno dando retta alla ministra invisibile dell'ambiente Stefania Prestigiacomo, che in occasione della sua gioiosa partecipazione al Forum Nucleare creato da Chicco Testa, a.k.a. Testa di Chicco, ha annunciato che "si immolerà" per i parchi. Come? Chiedendo che la legge finanziaria di fine anno reintegri i trasferimenti dimezzati. Staremo a vedere. Intanto ieri Presty ha offerto il suo voto favorevole alla manovra senza esitazioni.