La Commissione di Bruxelles ha deciso di rivedere il codice di condotta dei commissari, apportando alcune modifiche. Il testo in vigore infatti aveva qualche falla evidente, come la possibilità per i commissari di assumere nel loro staff coniugi, partner e parenti di primo grado. Il commissario tedesco uscente Günther Verheugen (67) ad esempio aveva promosso nel 2007 la sua amante Petra Erler al ruolo di capo di gabinetto.
Un altro punto molto discusso è il tema delle cosiddette "porte girevoli" ovvero gli incarichi che gli ex commissari ricevono al termine del loro mandato. Il nuovo testo prolunga il periodo in cui questi devono essere obbligatoriamente notificati a Bruxelles da 12 a 18 mesi. Lo stesso Verheugen dopo soli due mesi ha fondato una propria società di lobbying, dove ha portato con sè anche la signora Erler. La Commissione di Bruxelles, quattro mesi dopo avere avuto la notifica, non si è ancora espressa in merito.
La commissaria austriaca alle relazioni esterne Benita Ferrero Waldner, concluso il mandato nel 2010, ha un incarico dalle assicurazioni Munich Re. Il commissario maltese alla pesca Joe Borg lavora per una società di consulenze marittime. Bruxelles ha negato all'ex commissario alle finanze irlandese Charlie McCreevy la possibilità di essere assunto da una banca ma non gli ha vietato di entrare tra i dirigenti di Ryanair.
Le "porte girevoli" permettono di alternare con disinvoltura ruoli pubblici e privati. E dire che Bruxelles, proprio per facilitare il reinserimento professionale degli ex-commissari, per tre anni concede loro un vitalizio tra il 40 e il 65% dell'indennità della carica che ricoprivano.L'indennità minima per un Commissario Europeo è di 20.300 €, quindi il "programma di reinserimento" offre agli ex commissari almeno 97mila Euro l'anno per il triennio del dopo mandato.
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