A distanza di due mesi dalla decisione politica del Consiglio Europeo, presa dopo l'incidente di Fukushima, finalmente Bruxelles ha trovato un accordo sui controlli di sicurezza (detti anche stress test) da compiere sugfli impianti nucleari europei. Ma dalle verifiche restano esclusi gli scenari di attacco terroristico, richiesti da Germania e Austria ma a cui Francia e Gran Bretagna erano fortemente contrarie.
Le centrali nucleari sono presenti in 14 dei 27 paesi dell'Europa unita, per un totale di 143 impianti. Gli stress test, che partiranno ufficialmente il 1 giugno, dovranno verificare la capacità di resistenza e reazione degli impianti a eventi naturali e causati dall'uomo. Quindi terremoti, inondazioni, ondate di calore e di gelo, tornado. Ma anche incendi, esplosioni accidentali, incidenti aerei. Saranno simulati anche guasti tecnici agli impianti di raffreddamento e black out elettrici. Restano fuori, come detto, gli attacchi terroristici, ai quali ogni governo risponderà in proprio, senza verifiche della Commissione.
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