Paolo Romani ha introdotto la nuova figura del ministro corporate, allevato e strutturato per rispondere al meglio alle esigenze aziendali. Sgradevole e aggressivo, sembrava avere dato il meglio di sé qualche giorno fa intervenendo a TG3 Linea Notte e riuscendo a dare dieci volte del buffone a Nichi Vendola.
Ieri Repubblica ha diffuso un video in cui il ministro arringa un gruppo di aficionados brianzoli raccontando la sua versione sull'ennesimo rinvio del decreto sul conto energia che il governo aveva promesso entro marzo. Oggetto principale delle invettive di Romani è il ministro dell'ambiente Prestigiacomo, per una volta meno invisibile del solito.
Romani nel suo discorso è greve e imbarazzante. Probabilmente non si aspettava che ci fosse una telecamera, malgrado sia un esperto in televisioni. Così ieri sera, di fronte alla diffusione del video e alle dure reazioni già espresse, ha diffuso una nota: "Si tratta di dichiarazioni estrapolate da un contesto
conviviale, derivate dall'intenso e aperto confronto sul decreto per il
fotovoltaico con il ministro Prestigiacomo. Sono rammaricato per quanto
accaduto e, soprattutto, per la conseguente strumentalizzazione
mediatica da parte di alcuni. Non viene messa in discussione in alcun
modo la stima, personale e professionale, che ho nei confronti del
ministro Prestigiacomo".
Non ho voglia di commentare, il pensiero del ministro corporate viene riassunto in modo eccellente da Antonio Cianciullo nel suo blog. Posso solo dire che Romani sta riuscendo in una missione che sembrava impossibile: farci rimpiangere Scajola.
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