Lo stato di New York ieri ha approvato la legalizzazione delle nozze tra appartenenti dello stesso sesso. Lo scorso anno il governatore Andrew Cuomo (54) aveva messo il tema delle nozze gay al centro del suo programma elettorale, ed è stato di parola.
Il parlamento dello stato, a maggioranza democratica, aveva modificato il testo della legge per recepire alcume modifiche proposte dal senato. E alla fine anche il senato, dove i conservatori sono in maggioranza, ha approvato con 33 voti favorevoli e 29 contrari.
Il senato dello stato di New York ha 62 seggi. Il 32° decisivo voto è arrivato dal senatore repubblicano Stephen M. Saland (68), un avvocato di Poughkeepsie. Sono quattro i senatori repubblicani che hanno votato sì assieme ai 29 della minoranza democratica. Un altro senatore repubblicano favorevole, Mark Grisanti (47), ha detto nella sua dichiarazione di voto: "Mi scuso con chi si sente offeso. Non posso negare a una persona, a un essere umano, a un cittadino che paga le tasse, a un lavoratore, alla gente del mio collegio e dello stato di New York, a quella gente che lo rende il grande stato che è, la possibilità di avere gli stessi diritti che abbiamo io e mia moglie".
La legge diventerà operativa tra un mese, rendendo New York il sesto stato americano che legittima le unioni omosessuali (sul Los Angeles Times c'è una interessante mappa interattiva).
Per celebrare l'evento l'Empire State Building si è illuminato con tutti i colori dell'arcobaleno. Bellissimo.
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