La ministra invisibile dell'ambiente Stefania Prestigiacomo deve proprio annoiarsi molto nel palazzone di via Cristoforo Colombo. Costretta ad occuparsi di questioni come lo sviluppo sostenibile, la green economy, i cambiamenti climatici, le aree protette, i rifiuti, le bonifiche. Tutte pizze per Presty, anche se i governi di Francia, Germania e Inghilterra hanno messo proprio questi temi al centro dei programmi di sviluppo, con risultati già notevoli.
Così già da qualche tempo la ministra annoiata cerca diversivi. Lo ha fatto per un po' con il nucleare, diventando il primo ministro dell'ambiente atomico della storia. Ha fatto gite turistiche alle centrali francesi in costruzione e appassionate conferenze stampa a fianco dei suoi colleghi allo sviluppo, prima Scajola e poi il ministro corporate Romani. Ma adesso anche il nucleare non tira più, anzi è diventato un boomerang. Il governo per paura ha sospeso tutto e magari lunedì il referendum lo cancellerà per sempre.
Che fare? Il premier ha subito trovato un diversivo per Presty e ieri la ha nominata coordinatrice per l'emergenza immigrazione a Lampedusa. Cosa c'entrano gli immigrati di Lampedusa con l'ambiente? Niente, ma la ministra invisibile sembra entusiasta, tanto da avere subito pubblicato un comunicato euforico sulla homepage del ministero.
L'ambiente può attendere anche perché - detto tra noi - Presty non ci ha mai capito molto.
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