Il centro destra ci aveva fatto la bocca ed aveva pronto anche il candidato perfetto: il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Poi sono arrivati i risultati del turno amministrativo di primavera, con Milano e Napoli inaspettatamente in mano al centro sinistra, oltre a Trieste, Cagliari e le conferme di Torino e Bologna. Niente da fare per Alemanno: il prossimo presidente della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) sarà ancora una volta di centro sinistra, continuando una tradizione consolidata. E sarà eletto domani nella sessione di apertura del congresso annuale, che si svolge a Brinsisi.
Prassi vuole che l'assemblea dei sindaci elegga il suo presidente all'unanimità. Stavolta però la situazione sembra più complicata del solito. Il candidato principale è il sindaco di Bari Michele Emiliano, che fino a qualche mese fa sembrava destinato a una competizione con il frizzante Matteo Renzi, ma lo scorso giugno il sindaco di Firenze si è chiamato fuori.
Emiliano gioca in casa e piace all'establishment del Partito Democratico, da Bersani a D'Alema fino al responsabile degli enti locali Zoggia. Ed è gradito anche al ministro Fitto, che gli offre un endorsement di buona parte del PdL. Alcuni sindaci PD del nord, come Vincenzi di Genova e Zanonato di Padova, non vedono invece di buon occhio lo spostamento al meridione della presidenza. Per loro il candidato ideale sarebbe Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, gradito anche dalla Lega. Delrio però paga il fatto che l'Emilia ha già la presidenza della conferenza delle Regioni con Vasco Errani. Troppo per una sola regione, e se Errani facesse un passo indietro al suo posto andrebbe un governatore di centrodestra, Formigoni o Polverini.
Alla vigilia della votazione la situazione è ancora lontana da una soluzione condivisa. Lo stesso Renzi ha ritirato la propria candidatura ma non la voglia di interferire e lancia come terza ipotesi la proposta del sindaco di Torino Piero Fassino. Fassino però sarebbe il secondo presidente torinese consecutivo dopo Carlo Champarino, altra anomalia.
"Il presidente dell'ANCI lo decideranno i sindaci che hanno vinto le
elezioni, non i candidati presidenti della Provincia che
hanno perso le elezioni'' ha detto Renzi. Il riferimento è al responsabile enti locali del PD Davide Zoggia, sconfitto nel 2009 per la presidenza della provincia di Venezia.
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