La classifica di Ecosistema Urbano 2011 è stata vinta, come i tre anni precedenti, da Belluno (foto). L'ultimo primato diverso risale al 2007, ad opera di Bolzano. Belluno è una piccola città di 36.000 abitanti. Solo nella mia modesta provincia (Ancona) ci sono altri due centri più grandi di Belluno, Senigallia e Jesi.
Valutare la qualità di un centro urbano è molto difficile. Ecosistema Urbano ci prova da 18 anni con una serie di indicatori che perfeziona ogni anno. Questi numeri misurano la qualità dell'aria, i km di piste ciclabili, i consumi di acqua ed elettricità, il trasporto pubblico e altre cose importantissime. Sono cifre che riassumono in modo eloquente la capacità di una città, della sua amministrazione e dei suoi abitanti di mettere in pratica politiche virtuose per la tutela dell'ambiente e la ricerca di uno sviluppo sostenibile. Onore quindi a Belluno e alle altre città che in Italia riescono a farlo.
Ma nessuna classifica può riuscire a misurare la qualità della vita. Questo resta un nodo insoluto. Ecosistema Urbano si basa necessariamente su degli indicatori. Gli indicatori, per definizione, sono utilizzati per semplificare valutazioni complesse. Credo non ci sia niente di più complesso della qualità della vita, ovvero di come ci si sente in una città. Così tra il primato di Belluno (70.02 punti su 100) e l'ultimo posto di Catania (la miseria di 16.36 punti) si apre un universo di dubbi, di preferenze e di passioni che gli indicatori e le tabelle di Excel non sono in grado di tradurre. Perché a Catania probabilmente non si vive poi così peggio che a Belluno, anzi.
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