Uno studio recente del ministero per l'agricoltura degli Stati Uniti conferma che il legno resta il materiale da costruzione con la più bassa carbon footprint, cioè quello che emette meno CO2 nel suo ciclo di produzione. Il legno immagazzina anidride carbonica durante la crescita e la trattiene a lungo anche dopo essere stato segato e lavorato. Secondo i ricercatori un edificio in legno in cento anni di vita produce dal 20% al 50% meno CO2 rispetto ad uno costruito in cemento o acciaio.
Oltre ad essere il più "pulito" il legno contribuisce all'economia americana con 100 miliardi di dollari e un milione di posti di lavoro. Anche in Italia stiamo assistendo ad un timido ritorno all'uso del legno nelle costruzioni, che andrebbe sostenuto con incentivi adeguati e una strategia nazionale di forestazione. Purtroppo il governo pensa ad altro.
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