sabato 10 dicembre 2011

La concitazione di Durban

In una Durban diventata improvvisamente piovosa e quasi fredda si è vissuta la notte più lunga della COP17, che ancora nessuno sa come potrà finire. Ieri sera alle 22 la presidenza sudafricana ha diffuso una bozza di accordo finale e convocato una indaba ministeriale, poi slittata alle 24. Alle tre di stamattina è stata fatta circolare una nuova bozza, mentre da poco era stato distribuito il testo finale del gruppo di lavoro AWC-LCA, da lungo tempo atteso.
La plenaria conclusiva, dove tutti i documenti devono essere approvati, era stata programmata per le 10 di oggi nella sala Baobab, ma a Durban adesso è già passato mezzogiorno e ancora non è chiaro quando la sessione avrà inizio. Si lotta contro il tempo perché i ministri, che sono delegati a decidere in merito, se ne andranno quasi tutti in giornata. L'impressione è che l'accelerazione negoziale sia stata tardiva e che si sia arrivati lunghi.
Nella foto il direttore esecutivo di Greenpeace Kumi Naidoo (con la barba, al centro) mentre cerca di negoziare con la sicurezza ONU che lo ha espulso dal centro congressi di Durban. Naidoo aveva organizzato una "occupazione" della hall di ingresso, ma la struttura in questi giorni è considerata a tutti gli effetti territorio delle Nazioni Unite.

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