venerdì 30 dicembre 2011

Un Capodanno senza botti?

Vorrei scrivere un coccodrillo breve ma appassionato per i botti di Capodanno. Così antichi, così Novecento. Ma così allegri e festosi, mediterranei e tradizionali. Così pericolosi, con tanti feriti ogni San Silvestro e qualche volta persino il morto (poi il morto di solito arriva perché qualche ubriaco spara a caso con una pistola, ma entra comunque nella statistica).
Questo Capodanno 2012 è preceduto da un fiorire di provvedimenti contro i petardi. Si va dall'austera Torino alla monumentale Venezia, che li vieta da tempo. Ma arriva anche Bari con una ordinanza del sindaco Emiliano. A Milano li vietano i regolamenti anti inquinamento, perché sono causa di PM10 (questa è notevole). A Roma il sindaco invita alla "moderazione". Da Napoli nessuna notizia.
Quanto pericolo e quante insidie nei fuochi di artificio. Secondo il Codacons, mettono in grave difficoltà gli animali domestici, tanto che chi li produce andrebbe denunciato per maltrattamento.
Io ho intervistato i miei due gatti, Macchia e Fulmine, che mi hanno detto che quello che succede nella notte di Capodanno per loro è niente rispetto alle insidie che subiscono ogni giorno, soprattutto per colpa dei veicoli. E che è ridicolo contare i feriti di San Silvestro e dimenticare i morti e feriti di ogni giorno sul lavoro e sulle strade, che sono così tanti di più da rendere il paragone imbarazzante.
Buon anno a tutti, by the way. Io i miei botti li sparerò, nessuno si senta offeso.

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