"Io credo che qualcuno che ha base alle Cayman non dovrebbe permettersi e di dare consigli. Non lo dico per Renzi ma in generale: l'Italia non si compra a pezzi" dichiara Bersani dalla Svizzera dopo avere visitato il CERN. Poi in Svizzera c'è anche la base di Marchionne, ma questo è un altro discorso.
In merito alla frequentazione di esponenti de "la finanza" i segugi della rete si sono dati da fare e hanno trovato spunti interessanti. Lorenzo Onorati su facebook scrive: "Fatemi capire: se Matteo Renzi fa una cena di raccolta fondi da 5.000€ a cranio con dei gestori di fondi d'investimento è un agente della Spectre, se Pierluigi Bersani mette a bilancio 100.000€ donati al PD dal Presidente di Banca MPS è un socialdemocratico affidabile?"
Francesco Enrico Gentile sempre su facebook ricorda come Massimo D'Alema nel 2006 rispondeva ad una domanda sulla scalata Unipol (il testo è copiato dal sito personale di D'Alema):
Ma nella fase calda della scalata all'Unipol ci siete andati o no, a cena con Bernheim?
"Vede, a cena con Bernheim ci vanno in molti. È una delle personalità dell'economia con il quale la politica ha normalissimi contatti, utili a scambiarsi impressioni sulla situazione economica del Paese. Ma questo è lo scandalo? Che D'Alema ha visto a cena Bernheim? Perché, Letta e Fini non hanno fatto la stessa cosa? Via, siamo seri. In un Paese normale certe vergognose campagne costruite sul nulla non accadrebbero. Solo in Italia, e solo con questo centrodestra, si può assistere a un simile imbarbarimento. Solo in Italia, grazie a un sistema di informazione compiacente, può succedere che nel giorno in cui i legali di Consorte dicono che i 50 milioni sono solo suoi il Televideo mette come primo titolo "Anche Prodi incontrò Bernheim". Quello è il titolo di un giornale di partito, o di un giornale di famiglia, non di una testata del servizio pubblico, che pago anch'io come abbonato Rai".
Nessun commento:
Posta un commento