domenica 3 marzo 2013

Matteo Renzi, le case popolari e i rimborsi elettorali

 
Ieri a Firenze Matteo Renzi ha consegnato ottanta alloggi popolari ristrutturati e nell'occasione ha fatto una proposta interessante.
"Non si è capito fino il fondo che il segnale delle elezioni, al di là delle percentuali, è che la gente si è parecchio rotta le scatole. I politici romani ora dovrebbero fare così: dire addio al finanziamento pubblico e dare quei soldi alle case popolari, spesso vuote perché non ristrutturate. Se la politica ha capito la lezione leva il finanziamento pubblico ai partiti e lo mette nelle case popolari, a disposizioni di chi è più in difficoltà. Il mio partito, il Pd, prende 45 milioni di euro di rimborsi elettorali, il M5S ne piglia 43, Berlusconi ne prenderà 44. Sono numeri grandissimi, fate il conto Se i partiti rinunciassero al finanziamento pubblico e li mettessero in un fondo per l'edilizia pubblica, per le dieci principali città italiane, si darebbe risposta a migliaia di famiglie che in questo momento sono fuori di casa".
Renzi ha ragione. In Italia gli alloggi popolari sono un milione, 750mila ex IACP. Chi li occupa paga in media solo 100€ di affitto, ma il triplo di bollette per energia elettrica e riscaldamento. Servono investimenti pubblici per rendere efficienti queste case decrepite e risparmiare energia e denaro, producendo lavoro. Per il bene di tutti, per l'economia del paese.

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