La copertina del primo numero di Linus me la ricordo bene. Uscì ad aprile 1965. Io ero un bambino di neanche nove anni, ma mio fratello, che ne aveva sette di più, lo comprò. E continuò a farlo. Di quel primo numero ricordo la trascrizione di una lunga discussione a tre sul significato del fumetto tra Oreste Del Buono, Umberto Eco e Franco Cavallone. Ai tempi la rivista era diretta da Giovanni Gandini.
Ho letto Linus tutti i mesi per decenni, prima scroccando da mio fratello e poi comprandolo. Da Linus è nata una passione profonda per i fumetti, alimentata dalla grande stagione editoriale italiana degli anni 70-80, che produceva continuamente nuove testate. Prima i supplementi o i parenti di Linus, come Alter e Corto Maltese. Poi le versioni nazionali delle riviste francesi Metal Hurlant e Pilot. E il fiorire delle nuove pubblicazioni italiane: Comics, L'Eternauta, Comic Art, Il Grifo e altre. Con l'essenziale presenza del cantiere alternativo di Cannibale/Frigidaire. Molti di noi che a quei tempi eravamo ragazzi si sono formati intellettualmente sui fumetti.
Poi tutto improvvisamente sparì, o quasi. Qualche editore (Alessandro, Grifo, Coconino) continuò a pubblicare albi, ma i periodici uno dopo l'altro scomparvero dalle edicole.
La notizia di oggi è che Baldini e Castoldi, che nel 1993 rilevò la testata di Linus da RCS, ha deciso di sospendere le pubblicazioni della rivista. Il dolore è profondissimo.
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