George Duke è morto lunedì scorso a Los Angeles per complicazioni cardiache dovute ad una leucemia. Tastierista poliedrico, aveva pubblicato il primo album, George Duke Quartet, a venti anni nel 1966, iniziando una carriera crossover con più di trenta album da solista e collaborazioni al fianco di personaggi come Frank Zappa (Duke appare anche nel film 200 Motels), Miles Davis, Cannonball Adderley, Stanley Clarke, Jean-Luc Ponty. Ha prodotto e scritto musica per Smokey Robinson, Gladys Knight, Dionne Warwick, Natalie Cole, Anita Baker e suona anche su Off The Wall di Michael Jackson. Lo scorso anno era morta sua moglie Corine, alla quale aveva dedicato il suo ultimo album DreamWeaver uscito solo un mese fa.
George Duke è stato anche uno dei precursori dell'uso del sintetizzatore, esplorando i suoni e le potenzialità dell'allora innovativo ARP Odissey. Malgrado le tante collaborazioni illustri e le indubbie qualità tecniche, Duke non ha mai convinto la critica, che lo considerava lezioso e poco coinvolgente. Se vogliamo la sua musica rappresenta i limiti del genere fusion, dove il virtuosismo prevale sulle emozioni in una sorta di impeccabile, ma gelido esercizio di stile. Lo dimostra anche il pezzo qui sopra, tratto dall'ultimo album. Una ballata dedicata alla moglie, dal titolo Missing You, dominata da fughe di pianoforte su un patinato ma prevedibile tappeto ritmico di maniera.
Nessun commento:
Posta un commento