Si è aperta oggi a New York la 68ima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il clima non è dei migliori, con la crisi siriana che aleggia sulla riunione annuale. La sessione con i capi di stato, il cosiddetto High Level Segment, inizierà martedì 24 settembre e durerà una settimana. L'Italia sarà rappresentata dal premier Enrico Letta, il cui intervento è previsto mercoledì 25 settembre.
L'assemblea rinnova il suo presidente ogni anno, attraverso una elezione da parte dei 193 stati membri. Il presidente viene scelto a rotazione per aree geografiche. La sessione 2013, destinata ad un rappresentate della zona Caraibi - America Latina, sarà presieduta da John Ashe (59), veterano ambasciatore di Antigua e Barbuda, all'ONU dal 1993. Nella galassia diplomatica delle Nazioni Unite è molto raro che un ambasciatore resti in carica per venti anni.
John Ashe è un fisicone in stile caraibico, ma anche una persona da sempre attenta ai temi della sostenibilità e dei cambiamenti climatici. Ha anche presieduto uno degli Ad Hoc Working Groups dell'UNFCC, la convenzione delle Nazioni Unite sul clima ed ha partecipato attivamente al Summit di Rio+20 del 2012. Nel corso della presidenza di Ashe le Nazioni Unite avranno al top della loro agenda la definizione dei parametri del dopo 2015, ovvero le priorità che seguiranno gli Obiettivi del Millennio, i Millennium Development Goals del periodo 2005 - 2015. Un compito stimolante ed estremamente complesso, in cui l'organizzazione mondiale dovrà stabilire i temi principali del prossimo futuro del pianeta. Il 24 settembre si svolgerà il primo meeting del High Level Political Forum on Sustainable Development. Dopo gli interventi del presidente Ashe e di Ban Ki-moon sono previsti quelli della presidente del Brasile Dilma Rousseff e di Enrico Letta. A seguire il presidente della Banca Mondiale e quella del FMI. Una grande vetrina per Enrico Letta (il programma completo è qui).
Il presidente Ashe ha anche organizzato mercoledì 25 settembre un evento speciale sul tema dei Millennium Development Goals a cui parteciperà anche il presidente UE Barroso (qui il programma).
L'assemblea rinnova il suo presidente ogni anno, attraverso una elezione da parte dei 193 stati membri. Il presidente viene scelto a rotazione per aree geografiche. La sessione 2013, destinata ad un rappresentate della zona Caraibi - America Latina, sarà presieduta da John Ashe (59), veterano ambasciatore di Antigua e Barbuda, all'ONU dal 1993. Nella galassia diplomatica delle Nazioni Unite è molto raro che un ambasciatore resti in carica per venti anni.
John Ashe è un fisicone in stile caraibico, ma anche una persona da sempre attenta ai temi della sostenibilità e dei cambiamenti climatici. Ha anche presieduto uno degli Ad Hoc Working Groups dell'UNFCC, la convenzione delle Nazioni Unite sul clima ed ha partecipato attivamente al Summit di Rio+20 del 2012. Nel corso della presidenza di Ashe le Nazioni Unite avranno al top della loro agenda la definizione dei parametri del dopo 2015, ovvero le priorità che seguiranno gli Obiettivi del Millennio, i Millennium Development Goals del periodo 2005 - 2015. Un compito stimolante ed estremamente complesso, in cui l'organizzazione mondiale dovrà stabilire i temi principali del prossimo futuro del pianeta. Il 24 settembre si svolgerà il primo meeting del High Level Political Forum on Sustainable Development. Dopo gli interventi del presidente Ashe e di Ban Ki-moon sono previsti quelli della presidente del Brasile Dilma Rousseff e di Enrico Letta. A seguire il presidente della Banca Mondiale e quella del FMI. Una grande vetrina per Enrico Letta (il programma completo è qui).
Il presidente Ashe ha anche organizzato mercoledì 25 settembre un evento speciale sul tema dei Millennium Development Goals a cui parteciperà anche il presidente UE Barroso (qui il programma).
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