mercoledì 31 dicembre 2014
2015, l'anno in cui Grillo sparirà
No, il discorso di fine anno di Peppe, pure quest'anno, no.
#ioguardobeppe #ioguardogiorgio
— Nonleggerlo (@nonleggerlo) December 31, 2014
Quanti grandi fotografi se ne sono andati nel 2014
Il 2014 è stato un anno terribile per la fotografia, con la scomparsa di tantissimi maestri e di giovani talenti in prima linea come James Foley, Steven Sotloff e l'italiano Andy Rocchelli, ucciso a 30 anni da un colpo di mortaio in Ucraina il 24 maggio. Time li ricorda in un pezzo di Mia Tramz con anche una bella photogallery. Nell'articolo non è citata Jane Bown, l'ultima ad andarsene dieci giorni fa.
martedì 30 dicembre 2014
Jane Bown, 1925 - 2014
Jane Bown cominciò a scattare foto per l'Observer nel 1949, e lo ha fatto per 65 anni. Non aveva particolare interesse per la tecnologia fotografica e le innovazioni e lavorava quasi sempre esclusivamente con illuminazione naturale. Alcuni suoi ritratti sono storici, come quello di Samuel Beckett qui sotto. Ma anche le foto di Orson Welles, Jean Cocteau, Mick Jagger, Michael Caine, Björk e tantissimi altri personaggi. Il sito del Guardian ha pubblicato una bellisima galleria delle sue immagini. Compresa quella della Regina Elisabetta II, di cui Jane Bown era coetanea.
Aspettando che Anek Lines faccia altrettanto
We are deeply saddened by the news of QZ8501. Heartfelt condolences to loved ones of those affected #togetherwestand pic.twitter.com/gFHpYAJpAq
— AirAsia (@AirAsia) December 30, 2014
Mai Più Senza
Kit per il cenone di Capodanno composto da 25 bombette argentate con fascia cangiante, 25 coroncine tiara glitter, 50 trombette e 200 stelle filanti ignifughe. Tutto per $69.50 da Doolin's.
Qual è la città più cara del mondo?
Non è semplice stabilire quali sono le città più care del pianeta. Dipende dai parametri utilizzati e dalla frequenza con cui vengono aggiornati. Nell'attesa dei dati finali 2014 secondo The Economist nel 2013 il primato spettava a Singapore, mentre tutte le città europee sono in recessione. New York, il cui indice è 100, è solo al 26imo posto. Ma sono dati da prendere con le pinze, basta vedere il caso di Caracas. La capitale del Venezuela sarebbe la sesta più cara del mondo, ma ovviamente non è così. Solo che, nei dati economici ufficiali, il Bolivar è agganciato al dollaro e quindi i prezzi risultano molto più alti della realtà. Se i conti fossero fatti tenendo conto del mercato nero Caracas sarebbe molto più in basso.
Secondo Numbeo invece le otto città più care sono quattro in Svizzera e quattro in Norvegia (ma Caracas è nona), perché gli indicatori utilizzati sono diversi. La più costosa è Zurigo, dove un ristorante costa cinque volte più che al Cairo e sette volte più che a Dehli. Nella classifica europea di Numbeo la città italiana più cara sarebbe Bergamo.
Secondo Numbeo invece le otto città più care sono quattro in Svizzera e quattro in Norvegia (ma Caracas è nona), perché gli indicatori utilizzati sono diversi. La più costosa è Zurigo, dove un ristorante costa cinque volte più che al Cairo e sette volte più che a Dehli. Nella classifica europea di Numbeo la città italiana più cara sarebbe Bergamo.
lunedì 29 dicembre 2014
Il 2014 è l'anno più caldo di sempre
Anche se mancano ancora un paio di giorni si può ormai affermare con certezza che il 2014 è stato l'anno più caldo di sempre. I dati tendenziali del mese di dicembre indicano una temperatura superiore di 0.6°C alle medie, che porterebbe il dato annuo finale ad un +0.674°C, abbastanza da superare il record attualmente detenuto dal 2010 (i dati del grafico qui sopra sono in gradi Farenheit, non in Celsius). Le variazioni vengono calcolate sulla base delle temperature medie del periodo 1961-1990.
Il record di calore del 2014 è particolarmente notevole perché i metereologi quest'anno non hanno classificato la presenza di El Niño, la corrente oceanica periodica che fa salire le temperature del Pacifico anche oltre 0.5°C. Secondo le previsioni El Niño dovrebbe ripresentarsi il prossimo anno, rendendo probabilmente il 2015 ancora più caldo.
In Europa il 2014 sarebbe l'anno più caldo dal 1500. Secondo Geert Jan van Oldenborgh, meteorologo olandese, negli anni '90 le possibilità di avere un anno caldo come il 2014 erano di una su diecimila. Poi il riscaldamento globale ha modificato radicalmente le condizioni. La temperatura media in Europa nel 2014 è stata di 10.5°C, cioè 0.3°C sopra il record precedente, che risaliva al 2007.
Le statistiche dicono che 14 dei quindici anni più caldi di sempre sono questi primi 14 del XXI secolo. Il quindicesimo è il 1998.
Il record di calore del 2014 è particolarmente notevole perché i metereologi quest'anno non hanno classificato la presenza di El Niño, la corrente oceanica periodica che fa salire le temperature del Pacifico anche oltre 0.5°C. Secondo le previsioni El Niño dovrebbe ripresentarsi il prossimo anno, rendendo probabilmente il 2015 ancora più caldo.
In Europa il 2014 sarebbe l'anno più caldo dal 1500. Secondo Geert Jan van Oldenborgh, meteorologo olandese, negli anni '90 le possibilità di avere un anno caldo come il 2014 erano di una su diecimila. Poi il riscaldamento globale ha modificato radicalmente le condizioni. La temperatura media in Europa nel 2014 è stata di 10.5°C, cioè 0.3°C sopra il record precedente, che risaliva al 2007.
Le statistiche dicono che 14 dei quindici anni più caldi di sempre sono questi primi 14 del XXI secolo. Il quindicesimo è il 1998.
L'imbarazzante silenzio di Anek Lines
Quasi nessuno ha scritto che la Norman Atlantic era in rotta su una
linea di Anek Lines, sostituendo la Ellenic Spirit attualmente in rimessaggio. La Norman Atlantic è dipinta con i colori Anek,
è una nave Anek. Oggi ANSA scrive che Anek "valuta la sostituzione" della Norman Atlantic.
Sul sito di Anek non c'è una parola sul gravissimo incidente, né un numero di emergenza da chiamare. Un assurdo silenzio totale. Per Anek non è successo niente.
Oltre alle vittime accertate si parla anche di dispersi, ma la compagnia e il porto di imbarco non sembrano avere confermato la lista dei passeggeri. Secondo alcune fonti i dispersi sarebbero dozzine.
Curiosando sul web si scopre che il 2 dicembre scorso un'altra nave Anek, la Ierapetra, aveva sviluppato un incendio in sala macchine nel corso di un trasferimento da Brindisi a Igoumenitsa. A bordo c'era solo l'equipaggio.
Sul sito di Anek non c'è una parola sul gravissimo incidente, né un numero di emergenza da chiamare. Un assurdo silenzio totale. Per Anek non è successo niente.
Oltre alle vittime accertate si parla anche di dispersi, ma la compagnia e il porto di imbarco non sembrano avere confermato la lista dei passeggeri. Secondo alcune fonti i dispersi sarebbero dozzine.
Curiosando sul web si scopre che il 2 dicembre scorso un'altra nave Anek, la Ierapetra, aveva sviluppato un incendio in sala macchine nel corso di un trasferimento da Brindisi a Igoumenitsa. A bordo c'era solo l'equipaggio.
Confermato, la Grecia vota tra un mese
Tre parlamentari che erano considerati potenziali elettori di Stavros Dimas gli hanno votato contro. Ormai è certo, la Grecia andra ad elezioni anticipate. La data sarà il 25 gennaio o il 1 febbraio 2015.
Questo è l'ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto effettuato da Alco polls per Proto Thema: SYRIZA 28.3, New Democracy 25, G Dawn 5.2, PASOK 4.6, Potami 4.4, KKE 4.2, Ind Grks 3.
Questo è l'ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto effettuato da Alco polls per Proto Thema: SYRIZA 28.3, New Democracy 25, G Dawn 5.2, PASOK 4.6, Potami 4.4, KKE 4.2, Ind Grks 3.
Mai più senza
Piatto da portata rotondo con l'immagine della superficie della Luna. £17.95 da Present Indicative. Lavabile in lavastoviglie (solo nel piano alto).
domenica 28 dicembre 2014
Verso l'Anno del Caprone. Auguri
Ho
sempre pensato che gli anni finiscano ed abbiano inizio con l'equinozio di autunno.
Insomma, con la fine dell'estate e l'inizio delle scuole, più o meno.
Quello è un momento di svolta, di veri bilanci, di buoni propositi, di
svolte pretese o auspicate. Il 31 dicembre è solo una convenzione e San Silvestro è incolpevole testimonial di una scadenza inesistente. Le agende e i calendari dovrebbero avere la
periodicità dei diari scolastici.
Comunque
auguri a tutti. E ricordiamoci che il 18 febbraio 2015 per il
calendario cinese comincia l'Anno del Caprone. Nel caso non ci fossimo
scornati abbastanza nel 2014.sabato 27 dicembre 2014
venerdì 26 dicembre 2014
Mai Più Senza
Inguardabili maglioni natalizi, ideali per il pranzo del 25 o di Santo Stefano. $ 19.99 cad. su Party City.
mercoledì 24 dicembre 2014
E buon natale dal senatore Gasparri
Pippo Baudo, escluso dalla tv per mancanza di ascolti dopo flop in serie, offende @BrunoVespa a @RaiBallaro tra applausi rossi #rancore
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) December 23, 2014
Queste renzine non sanno nulla, dicono male le bugie per conto del capo, sono già al capolinea @diMartedi
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) December 23, 2014
martedì 23 dicembre 2014
Joe Cocker, 1944 - 2014
Joe Cocker è morto ieri a 70 anni nella sua villa a Crawford in Colorado. Combatteva da tempo con un tumore ai polmoni. Nato il 20 maggio 1944 a Sheffield, in Inghilterra, John Robert Cocker firmò il primo contratto discografico con la Decca a 20 anni e registrò un singolo con la cover di I'll Cry Instead dei Beatles, che non suscitò particolare clamore. Il momento di svolta fu nel 1968, quando un'altra sua cover dei Beatles, With A Little Help From My Friends, arrivò al numero uno della classifica dei singoli inglesi e gli valse una scrittura nel cast del festival di Woodstock dell'anno successivo. La sua performance a Woodstock resta memorabile.
Joe Cocker era un vero cantante, un interprete, ruolo poco di moda negli anni '70 e '80 in cui gli artisti erano quasi tutti cantautori, sia come singoli che di gruppo. Ha scritto poche canzoni, e nessuna di queste è stata un successo. I suoi hits sono brani altrui, come With A Little Help From My Friends, come Feelin' Alright dei Traffic, come You Are So Beautiful di Billy Preston. Dopo Woodstock per Cocker gli anni '70 furono un decennio essenzialmente di stravizi, poi la sua carriera fu resuscitata nel 1982 da Up Where We Belong, uno straordinario duetto con Jennifer Warnes (67) che divenne il tema del film Ufficiale e Gentiluomo. La canzone, scritta da Jack Nitzsche, Buffy Sainte-Marie e Will Jennings, uscì come singolo in USA su etichetta Island e arrivò al numero uno, per restarci tre settimane.
Solo in America Up Where We Belong vendette due milioni di copie, vinse un Golden Globe e un Grammy. In Italia invece Cocker è ricordato soprattutto per la sua versione di You Can Leave Your Hat On di Randy Newman, che accompagna lo spogliarello di Kim Basinger in Nove Settimane e Mezzo, film peraltro praticamente ignorato in America.
Up Where We Belong resta un gioiello assoluto, un duetto da incorniciare tra la voce rasposa di Joe Cocker e i limpidi acuti di Jennifer Warnes. Qui sotto ce ne sono tre versioni live: una recente, una del 1992 e una del 1983. Perché è una delle più belle canzoni pop di sempre.
Joe Cocker era un vero cantante, un interprete, ruolo poco di moda negli anni '70 e '80 in cui gli artisti erano quasi tutti cantautori, sia come singoli che di gruppo. Ha scritto poche canzoni, e nessuna di queste è stata un successo. I suoi hits sono brani altrui, come With A Little Help From My Friends, come Feelin' Alright dei Traffic, come You Are So Beautiful di Billy Preston. Dopo Woodstock per Cocker gli anni '70 furono un decennio essenzialmente di stravizi, poi la sua carriera fu resuscitata nel 1982 da Up Where We Belong, uno straordinario duetto con Jennifer Warnes (67) che divenne il tema del film Ufficiale e Gentiluomo. La canzone, scritta da Jack Nitzsche, Buffy Sainte-Marie e Will Jennings, uscì come singolo in USA su etichetta Island e arrivò al numero uno, per restarci tre settimane.
Solo in America Up Where We Belong vendette due milioni di copie, vinse un Golden Globe e un Grammy. In Italia invece Cocker è ricordato soprattutto per la sua versione di You Can Leave Your Hat On di Randy Newman, che accompagna lo spogliarello di Kim Basinger in Nove Settimane e Mezzo, film peraltro praticamente ignorato in America.
Up Where We Belong resta un gioiello assoluto, un duetto da incorniciare tra la voce rasposa di Joe Cocker e i limpidi acuti di Jennifer Warnes. Qui sotto ce ne sono tre versioni live: una recente, una del 1992 e una del 1983. Perché è una delle più belle canzoni pop di sempre.
lunedì 22 dicembre 2014
Mogol, Lavezzi e l'arte del riciclo
Oggi è stato eseguito in anteprima di fronte al consiglio regionale del Pirellone il nuovo inno della Lombardia commissionato dal presidente Maroni a Mogol, che ha coinvolto nell'operazione Mario Lavezzi. Alle prime note riconosco immediatamente Per La Gloria, canzone di Mogol e Lavezzi del 1991 dall'album Voci. Ho il disco a casa, qui sotto c'è la versione originale. Persino il primo verso "Questa storia" è identico. Per La Gloria era un brano "impegnato", con il testo dedidcato a Chco Mendes, l'eroico capo dei raccoglitori di caucciù del Brasil, i seringueiros.
Voci era un album di duetti e in Per La Gloria cantano in tanti : oltre a Mario Lavezzi ci sono le voci di Riccardo Cocciante, Mango, Gianni Bella, Raf e Giulia Fasolino. Nella nuova versione il ritornello "Per la gloria, per la gloria" diventa "Lombardia, Lombardia". Secondo quanto riporta ADN Kronos il presidente del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha osservato che si tratta di "un brano pop, nel senso di popular, come lo è la musica leggera. Il testo racconta perfettamente lo spirito della nostra grande terra: operosa, generosa, senza odio per nessuno, accogliente. In Lombardia nessuno è forestiero".
Che imbarazzo però.
domenica 21 dicembre 2014
Mai più senza
Portaposate a forma di giacca e pantaloni di Babbo Natale, con fibbia dorata. Il set di sei, tre per tipo, solo $ 4.06 su Amazon USA.
sabato 20 dicembre 2014
Vendola, Civati e Cofferati, il nuovo che avanza
Stasera a Genova c'è una strenna di eccellenza: una innovativa apericena con Vendola e Civati a sostegno della candidatura di Sergio Cofferati a presidente della Regione Liguria. Vendola e Civati parlano spesso di merito. Quando gli capiterà di fermarsi a Bologna li invito a chiedere a un qualunque passante come giudica i cinque anni di Cofferati sindaco sotto le due torri. Tralasciando il suo affatto brillante curriculum di parlamentare europeo, ruolo nel quale è stato riconfermato sei mesi fa.
Cofferati è nuovo come una Fiat Ritmo.
Cofferati è nuovo come una Fiat Ritmo.
Mai più senza
Portarotolo con lampione con fiocco rosso e figura di Babbo Natale che bacia Mamma Natale. Nel sacco di Babbo Natale c'è un orsetto con berretto del team. Su Amazon.
venerdì 19 dicembre 2014
Mai più senza
Tenda doccia modello giacca di Babbo Natale. In poliestere, lavabile in lavatrice. Ganci non inclusi.
$ 14.99 su Collections.etc.
$ 14.99 su Collections.etc.
Salvini, europeista a sua insaputa
ANSA riferisce che Salvini in conferenza stampa tra le altre cose ha commentato le prossime elezioni del presidente della repubblica, auspicando che al Quirinale "non ci sia un servo di Bruxelles, un complice dell'Euro e dell'Europa, che permetta l'esproprio della sovranità italiana".
La cosa divertente è che il simbolo presentato da Salvini è giallo e blu, esattamente i colori dell'Europa e della sua bandiera. Allertiamo gli psicoanalisti.
Post by Matteo Salvini.
giovedì 18 dicembre 2014
Mai più senza
Fodere in stoffa per gli schienali delle sedie in stile berretto di Babbo Natale, quattro per $ 10 su Amazon USA
Il disco più brutto dell'anno
mercoledì 17 dicembre 2014
Perché in Italia non ci sarà mai Podemos, né Syriza
L'improvvisa accelerazione politica greca, che potrebbe portare ad elezioni anticipate e ad un risultato importante di Tsipras e di Syriza, ha ringalluzzito l'opposizione di sinistra italiana. Ed ecco che varie voci si alzano a chiedere la costituzione di una forza politica nazionale "come Podemos e Syriza".
Per dirla in estrema sintesi, in Italia non ci sarà mai un partito di sinistra come Syriza, né un movimento come Podemos. Per almeno tre buone ragioni:
1. Malgrado la crisi attraversi l'intera Europa la situazione greca non ha paragoni con quella italiana, né con quella di alcun altro paese europeo. Syriza non è un modello esportabile, come per fortuna non è replicabile altrove la crisi greca.
2. In Spagna gli Indignados, o 15-M, sono stati accampati in piazza per mesi. Da quel movimento è nato Podemos. In Italia non è successo nulla di neppure lontanamente simile. L'unico elemento di protesta è stato quello dello sparuto gruppo di OccupyPD, i cui leader sono già passati all'incasso. A meno che qualcuno non voglia considerare rilevante il cosiddetto Movimento dei Forconi.
3. Il tentativo di replicare in Italia un agglomerato di sinistra sotto l'onda del "nuovo" di Tsipras è stato guidato da soggetti piuttosto âgé, se non bolliti (Spinelli, Ovadia, Maltese, Ferrero e vari altri navigati politici del secolo scorso). Molto ridotto lo spazio per le voci delle giovani generazioni. Inoltre la coalizione italiana pro Tsipras vedeva assieme soggetti troppo distanti tra loro, dai veterocomunisti di Rifondazione alle frange nuoviste di Sel, dai centri sociali ai "professori" di Micromega. Infatti, verificata la litigiosità, molti hanno già lasciato perdere.
Per dirla in estrema sintesi, in Italia non ci sarà mai un partito di sinistra come Syriza, né un movimento come Podemos. Per almeno tre buone ragioni:
1. Malgrado la crisi attraversi l'intera Europa la situazione greca non ha paragoni con quella italiana, né con quella di alcun altro paese europeo. Syriza non è un modello esportabile, come per fortuna non è replicabile altrove la crisi greca.
2. In Spagna gli Indignados, o 15-M, sono stati accampati in piazza per mesi. Da quel movimento è nato Podemos. In Italia non è successo nulla di neppure lontanamente simile. L'unico elemento di protesta è stato quello dello sparuto gruppo di OccupyPD, i cui leader sono già passati all'incasso. A meno che qualcuno non voglia considerare rilevante il cosiddetto Movimento dei Forconi.
3. Il tentativo di replicare in Italia un agglomerato di sinistra sotto l'onda del "nuovo" di Tsipras è stato guidato da soggetti piuttosto âgé, se non bolliti (Spinelli, Ovadia, Maltese, Ferrero e vari altri navigati politici del secolo scorso). Molto ridotto lo spazio per le voci delle giovani generazioni. Inoltre la coalizione italiana pro Tsipras vedeva assieme soggetti troppo distanti tra loro, dai veterocomunisti di Rifondazione alle frange nuoviste di Sel, dai centri sociali ai "professori" di Micromega. Infatti, verificata la litigiosità, molti hanno già lasciato perdere.
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