venerdì 10 aprile 2015

E se la Francia imparasse dall'Italia?

Klaus F. Zimmermann (62) è un rispettato economista tedesco, direttore dell'Istituto per gli Studi sul Lavoro di Bonn (IZA). Due giorni fa ha scritto un pezzo da opinionista sul Wall Street Journal dal titolo "Quello che la Francia può imparare dall'Italia: Roma potrebbe insegnare qualcosa a Parigi su come andare avanti con riforme difficili ma necessarie".
Zimmermann comincia chiarendo il ruolo cruciale di Francia e Italia in Europa. Assieme sommano il 38% del PIL dell'Unione (16% l'Italia e 22% la Francia), più di venti volte il PIL della Grecia. "Per far uscire l'Europa dalla stagnazione Francia e Italia devono far ripartire i loro motori economici" scrive. Poi aggiunge che il momento è positivo e va sfruttato: Euro debole e petrolio in ribasso hanno ridato respiro all'economia e l'esito delle elezioni regionali in Francia e Spagna ha ridotto il timore che i partiti populisti possano prendere il sopravvento. Segue un elogio della politica del governo Renzi e dell'avvio dei processi di riforme, a cominciare da quella del mercato del lavoro.
"Resta da vedere se le misure messe in atto dall'Italia per dare più flessibilità al mercato del lavoro saranno davvero efficaci - conclude Zimmermann - ma, per adesso, l'Italia è più avanti della Francia".

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