venerdì 21 agosto 2015

La verità sugli aeroporti greci "regalati" alla Germania

Sulla stampa e nei social network è stato dato molto rilievo alla privatizzazione di 14 aeroporti greci, una delle condizioni previste nel terzo bailout di 85 miliardi di Euro concesso dall'Europa al governo di Atene. Il titolo di Repubblica riassume i toni con cui l'operazione è stata presentata, quasi fosse un furto perpetrato ai danni di qualcuno che non può opporsi alla malvagità. Lo storytelling è confermato e amplificato da centinaia di post sui social network, che anche in questo caso si possono riassumere con quanto pubblicato tre giorni fa da Sabina Guzzanti.
Guzzanti scrive un lungo post che registra oltre 7500 "mi piace" e più di 8300 condivisioni. "Leggiamo oggi che un'impresa tedesca la Fraport, si "compra" 14 aeroporti greci per 1,23 miliardi. Non scrivono negli articoli il valore reale degli aeroporti. Non ci informano quindi del FURTO. Non lo mettono in evidenza. I giornalisti, i loro direttori e i loro editori si rendono così complici di una rapina." scrive Sabina. I toni sono indignati, anzi furenti. E la stampa sarebbe complice. Visti i numeri del post della Guzzanti è chiaro che la gente gradisce questa lettura e la fa propria: i ladri tedeschi rubano gli aeroporti ai poveri greci affamati e inermi.
In realtà le cose sono andate in modo molto diverso. Nel 2014 il governo Samaras aveva avviato la privatizzazione di 14 aeroporti, uno dei tanti punti inseriti nel programma dela Troika per Atene. Si tratta degli scali di Salonicco, Corfù, Chania (Creta), Cefalonia, Zante, Aktion, Kavala, Rodi, Kos, Samos, Mytilini, Mykonos, Santorini e Skiathos. La procedura prevedeva un bando internazionale, dal quale era stata selezionata l'offerta del team formato dal colosso greco dell'energia Copelouzos e dal gruppo tedesco Fraport, che gestisce l'aeroporto di Francoforte. Il soggetto che si aggiudicava il bando avrebbe avuto in concessione per 40 anni gli aeroporti (non la vendita, quindi). Il cartello Fraport-Copelouzos aveva offerto 1.23 miliardi di Euro, oltre a un canone di 22.9 milioni l'anno. Inoltre nei primi quattro anni si impegnava ad investire 300 milioni per l'adeguamento delle strutture, mentre altri 1.4 miliardi sarebbero stati stanziati entro il termine della concessione.
Nel gennaio 2015 si è insediato il governo Tsipras, che ha bloccato tutte le privatizzazioni avviate da Samaras, compresa la concessione in gestione degli aeroporti. Oggi, dopo le pressioni di Bruxelles sulla necessità di avviare le privatizzazioni, la procedura è stata finalizzata. Si tratta di una rapina, come denuncia Guzzanti? E' shopping, come scrive Repubblica? Non è altro che un normale processo di privatizzazione con un bando di evidenza pubblica per gestire aeroporti (che non sono venduti, meglio ripeterlo). Il prezzo non sembra congruo, visto che su facebook sono diventati tutti esperti di macroeconomia e gestione aeroportuale? Si trattava della migliore offerta pervenuta al governo greco. Tutto il resto è storytelling.

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