mercoledì 20 luglio 2016

Il programma M5S di Appendino a Torino, oltre la dieta vegan

Chiara Appendino è molto più secchiona e molto meno tirata per la giacca di Virginia Raggi, così due giorni fa ha depositato il Programma di Governo per la Città di Torino che a Roma Raggi deve ancora scrivere. Il programma di Appendino è un documento di 63 pagine che ha entusiasmato la stampa per la nota più folkloristica, ovvero "La promozione della dieta vegana e vegetariana sul territorio comunale come atto fondamentale per salvaguardare l’ambiente, la salute e gli animali".
Di certo tra chi ha redatto il testo c'è qualcuno con una forte vocazione vegana e animalista. Oltre alla dieta vegana nel programma si parla di "creare una guida cartina per i turisti con i locali veg/animal friendly e le aree cani", "creare una task force di vigili urbani e volontari contro i maltrattamenti agli animali", "approfondire la possibilità di creare cimiteri per gli animali di affezione a gestione comunale" (notare la ripetizione del verbo "creare", preferito a "realizzare", "istituire", ecc).
Nel programma non si parla solo di animali di affezione: uno dei punti è "realizzare colombaie in alcune aree verdi per fornire alimentazione adeguata ai colombi e ridurne il numero in modo incruento".
A parte i cuccioli e i pennuti, su temi più centrali il programma non sembra particolarmente innovativo. Tra le azioni di medio e lungo periodo c'è la "costituzione di uno Sportello Europa comunale finalizzato alla informazione e assistenza preliminare sulle opportunità di finanziamento a livello europeo". Di sportelli Europa l'Italia è piena da anni, anzi molti comuni, camere di commercio e regioni li stanno smantellando perché con il web l'informazione sulle risorse comunitarie è molto più veloce e puntuale.
Sul tema dei rifiuti si parla di Acquisti Verdi (anche qui niente di nuovo, c'è già una legge dello Stato), di compostaggio domestico, di "incentivazione all'uso dei pannolini riutilizzabili, commercio sfuso, sacchetti di carta per l'umido, ecc." [testuale, ecc. compreso].
Un altro argomento che ha fatto molto discutere il web è a pagina 23, dove si parla di inquinamento elettromagnetico da onde radio, un tema molto controverso. "Chiederemo, in concerto con le altre amministrazioni pubbliche, di ridurre il tempo e/o la quantità delle emissioni in modo che sia garantita la connettività per lo stretto necessario". Ma cosa vuol dire ridurre la connettività allo stretto necessario? Leggere questo post è lo stretto necessario, ad esempio? In ogni caso ARPA Piemonte, che al contrario del comune ha competenza in materia, conferma che il WiFi non produce rischi per la salute.
Prevista l'apertura di uno Sportello Energia informativo per i cittadini, anche questo già presente in mezza Italia. Sul tema dell'inclusione sociale le azioni sono più sfumate: nel programma è scritto che "nel rapporto con gli stranieri il Comune dovrà svolgere un ruolo di regia per favorire una maggiore sinergia con la Prefettura e con il Terzo Settore che realizza progetti per e con le persone migranti". In pratica nulla di concreto.
Sul tema del territorio si vuole "riconvertire le aree edificabili senza titoli abilitativi rilasciati in aree di servizi o agricole". Gli avvocati amministrativi si sfregano le mani, il TAR Piemonte è già nel panico.
E ancora: "Coinvolgere investitori istituzionali e/o internazionali per implementare i servizi e migliorare complessivamente la qualità della vita". Geniale. Alzi la mano chi è contrario.
"Recuperare il patrimonio storico, architettonico, museale ed industriale di pregio". Qualcuno pensava il contrario?
"Rilanciare il comparto dell'edilizia incentivando la realizzazione di interventi diffusi". Ovvero? Utilizzando quali strumenti normativi?
"Incrementare la manutenzione degli edifici pubblici, scolastici e sportivi" ma senza indicare con quali risorse.
Sul tema della mobilità si agirà "declinando l'azione di Governo da una mobilità autocentrica a una mobilità umanocentrica" [sic]. Si parla di "blocco, ovunque sia possibile, di ulteriori realizzazioni di parcheggi interrati sotto il suolo pubblico" (perché?) ma anche di "creazione di parcheggi di interscambio" seppure si ripete di volere bloccare il consumo del suolo.
Inserito anche l'obbligo, per Comune e società partecipate, di "acqistare solo veicoli a emissioni zero in caso di rinnovo del parco auto". Alla Nissan e alla Smart stanno stappando lo champagne, perplessità dai vertici FCA.

Nessun commento:

Posta un commento