mercoledì 8 febbraio 2017

Gli insediamenti israeliani in Palestina: non solo illegali, ma brutti e non sostenibili

La recente deliberazione del parlamento israeliano di approvare in sanatoria migliaia di insediamenti illegali in territorio palestinese ha rimesso al centro dell'attenzione la questione dell'occupazione edilizia permanente della Cisgiordania da parte dei cosiddetti "coloni".
La grave questione politica mette in secondo piano un altro aspetto cruciale di queste operazioni: gli insediamenti israeliani in Palestina sono orribili. Costruiti come e dove capita, senza alcun rispetto né per il paesaggio né per le tradizioni edilizie locali. Progettati con densità altissime e piazzati a caso, senza alcuna organizzazione urbana. Circondati da mura e separati l'uno dall'altro, rendendo i servizi comuni, ad esempio il trasporto pubblico, l'istruzione, la raccolta dei rifiuti o la rete sanitaria, totalmente insostenibili.
Qualunque sia l'esito della eterna questione palestinese questi sfregi resteranno per sempre. Bizzarro che i ferventi difensori del paesaggio italiano non abbiano mai osato dire una parola su un tema così importante e grave.



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