Secondo WHO-OMS l'inquinamento atmosferico è la prima emergenza sanitaria mondiale. L'aria che respiriamo è la causa di malattie croniche all'apparato respiratorio e la concentrazione di micropolveri è un fattore determinante per l'aspettativa di vita. Quattro miliardi e mezzo di persone sono esposte a concentrazioni di micropolveri almeno doppie rispetto alla quantità massima di sicurezza degli standard WHO-OMS. Ogni 10mg a metro cubo di PM10 oltre la soglia di sicurezza valgono sette mesi di vita. E le micropolveri uccidono più di fumo, incidenti stradali e diabete messi assieme.
Uno studio dell'Università di Chicago certifica che la pessima qualità dell'aria accorcia la vita in Cina di tre anni e mezzo e in India di quattro anni. Questi sono dati medi. Nelle città le cose vanno molto peggio: a New Delhi si arriva quasi a dieci anni in meno. Anche le zone rurali di Africa e Asia registrano valori molto alti, legati alla tradizione di cucinare con fuochi di legna e carbone.
Il problema però non è solo dei paesi in via di sviluppo: a New York le micropolveri accorciano la vita di un mese, a Los Angeles di otto mesi.
Secondo la mappa interattiva elaborata dai ricercatori di Chicago, in Italia il dato è di oltre otto mesi in meno, il peggiore dell'Europa occidentale. Ma anche questo è un dato medio: in pianura padana la mappa segna una chiazza arancione che significa ben oltre un anno (ingrandimento sotto).
Uno studio dell'Università di Chicago certifica che la pessima qualità dell'aria accorcia la vita in Cina di tre anni e mezzo e in India di quattro anni. Questi sono dati medi. Nelle città le cose vanno molto peggio: a New Delhi si arriva quasi a dieci anni in meno. Anche le zone rurali di Africa e Asia registrano valori molto alti, legati alla tradizione di cucinare con fuochi di legna e carbone.
Il problema però non è solo dei paesi in via di sviluppo: a New York le micropolveri accorciano la vita di un mese, a Los Angeles di otto mesi.
Secondo la mappa interattiva elaborata dai ricercatori di Chicago, in Italia il dato è di oltre otto mesi in meno, il peggiore dell'Europa occidentale. Ma anche questo è un dato medio: in pianura padana la mappa segna una chiazza arancione che significa ben oltre un anno (ingrandimento sotto).
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